Secondo le indagini condotte da Legambiente e presenti nel
rapporto “Goletta Verde” è di plastica il 96% dei rifiuti che galleggiano nei
mari d’Italia, una densità pari a 58 rifiuti per ogni chilometro quadrato di
mare con punte di 62 nel Mar Tirreno. L’Onu risponde con "Beat plastic
pollution. If you can't reuse it, refuse it", ossia "Sconfiggi
l'inquinamento da plastic. Se non puoi riusarlo, rifiutalo” slogan scelto per
l’edizione 2018 della Giornata mondiale dell’Ambiente che ricorre il 5 giugno,
data del primo giorno della Conferenza sull'ambiente umano tenutasi nel 1972 a
Stoccolma. Con una risoluzione dell'Assemblea Generale, l'Onu ha scelto di
intraprendere ogni anno attività su scala globale per la conservazione e la valorizzazione
dell'ambiente, intervenendo sui problemi ambientali più urgenti a livello
mondiale.
L’obiettivo per il 2018 è quello di orientare i consumatori
verso proposte alternative alla plastica monouso, attraverso lo sviluppo di
nuovi materiali più sostenibili per l'ambiente. Questo tenuto conto del fatto
che, stando ai dati del programma per l’ambiente delle Nazioni Unite (Unep)
ogni anno verrebbero riversati negli oceani otto milioni di rifiuti plastici:
13 milioni di tonnellate complessive di plastica. Ogni minuto nel mondo vengono
acquistate un milione di bottigliette di plastica, di cui solo una quantità
minima viene riciclata.
Tornando al rapporto di Legambiente, tra i rifiuti più
comuni ci sono buste (16,2%), teli (9,6%), reti e lenze (3,6%), frammenti di
polistirolo (3,1%), bottiglie (2,5%). Nel Mar Mediterraneo ci sarebbero almeno
250 miliardi di frammenti di plastica. Su 78 spiagge italiane monitorate (400
mila metri quadrati) l’indagine Beach Litter 2018, ha contato ogni 100 metri
lineari di spiaggia, una media di 620 rifiuti, di cui l’80% è plastica.
Si terranno in India le celebrazioni ufficiali 2018 con al
centro il tema della sostenibilità e del riuso della plastica in settori come
l’edilizia, la medicina e l'industria alimentare e sul problema del monouso e
delle alternative sostenibili.
Fonte: CIA Agricoltori Italiani
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