DuPont ha presentato, presso Calderoni Resort Martini ad Altamura, due nuovi prodotti che completeranno la gamma DuPont per le produzioni cerealicole: DuPont Acanto Plus fungicida per il controllo delle malattie dei cereali e DuPont Grastar Trio erbicida per il diserbo dei cereali a paglia. Numerosi (oltre un centinaio) gli agricoltori presenti all'incontro provenienti da tutto il Sud Italia.
lunedì 31 ottobre 2016
Il GAL Sud Est Barese si candida alla selezione delle nuove strategie di sviluppo locale.

Da un lato l’allargamento territoriale dell’area a 2 nuovi
comuni (Adelfia e Bitritto) con un bacino di circa 165 mila persone ed una
ricomposizione della base societaria in linea con i requisiti previsti dal
bando. Dall’altro l’individuazione di un pacchetto di azioni in linea con i
temi selezionati dalla popolazione e riguardanti lo “Sviluppo del turismo
sostenibile” ed il “Rafforzamento delle filiere produttive locali (agro
alimentari, artigianali, manifatturiere ed ittiche)”.
In tale contesto è stata dunque costruita la nuova strategia
del GAL che, in virtù del suo affaccio costiero con Mola di Bari, ha potuto
proporre una strategia plurifondo con fondi FEASR (fondi per le aree rurali) e
FEAMP (fondi per le attività marittime e la pesca). Nella nuova strategia sono
state individuate 5 misure specifiche e 10 sotto misure collegate. La prima è
dedicata alle infrastrutture ed ai servizi per il turismo sostenibile, con la
previsione di interventi su piccola scala per migliorare l’offerta complessiva
dell’area. La seconda è destinata al mondo delle imprese con interventi per la
creazione di nuove start up ed azioni per rafforzare l’offerta di economia blu.
La terza è rivolta al rafforzamento di filiere corte e di mercati locali con la
valorizzazione delle produzioni di qualità e per offrire nuovi canali di
vendita. La quarta è centrata sui servizi per le imprese con la creazione di
servizi ad elevato impatto innovativo per il territorio come nuovi hub di
lavoro e tecnologie digitali. La quinta è infine sul capitale umano con nuove
study visit e formazione. La strategia presentata punta dunque ad una visione
integrata con decine di connessioni e sinergie per rafforzare gli effetti
previsti per ciascun intervento.
Ora la strategia del GAL Sud Est Barese dovrà essere
valutata dalla Regione Puglia.
Pomodoro: Italia secondo trasformatore mondiale

L’Italia, con 5,2 milioni di tonnellate di pomodoro
trasformato, è il secondo trasformatore mondiale dopo gli Usa, come rilevato
dai dati sulla campagna 2016-2017 elaborati dall’Anicav. Il pomodoro
trasformato italiano rappresenta il 14% della produzione mondiale e il 49% del
trasformato europeo, con un fatturato totale di oltre 3,1 miliardi di euro. La
Cina con 5,15 milioni di tonnellate continua a ridurre le quantità dopo la
parentesi positiva del 2014.
Nel 2016 sono state trasformate circa 38 milioni di
tonnellate di pomodoro in tutto il mondo: si è registrato quindi un calo
dell'8% a fronte dei dati dello scorso anno. Questi i dati mondiali della
trasformazione del pomodoro da industria che sono stati presentati oggi, in
occasione del "Tomato Day" svoltosi a Parma all'interno del Cibus
Tec.
Nel bacino del Centro Sud sono state trasformate 2,36
milioni di tonnellate di pomodoro - con una riduzione di circa il 13% rispetto
al 2015, mentre nel Distretto del Nord il trasformato finale si è attestato
intorno a 2,84 milioni di tonnellate, in aumento di circa il 6% sullo scorso
anno. Circa il 60% delle produzioni è destinato al mercato estero sia verso
l’Europa (Germania, Francia, Regno Unito) che verso gli altri paesi (Usa,
Giappone, Australia), con un valore dell’export pari a 1,6 miliardi di euro.
Il direttore generale di Anicav, Giovanni De Angelis
sottolinea: "Una filiera importante, la nostra, nel panorama
dell'agroindustria nazionale, che, tuttavia, rileva ancora grandi criticità nel
rapporto con il mondo agricolo, nonostante i notevoli sforzi fatti negli ultimi
anni con la creazione e la valorizzazione di soggetti interprofessionali utili
a garantire la definizione di regole comuni e una programmazione efficace.
Valorizzare la filiera per competere è l'unica possibilità di concreto rilancio
del nostro settore - conclude De Angelis - e sarà proprio questo il tema
dell’annuale appuntamento, organizzato dall’Anicav, 'Il filo rosso del
pomodoro', giunto alla sua quarta edizione. Una giornata interamente dedicata
alla filiera del pomodoro da industria e all’approfondimento di tematiche di interesse
del comparto”.
La manifestazione si terrà il 2 dicembre a Napoli, alla
Città della Scienza, e prevede una sessione mattutina incentrata sul rapporto
tra industria e agricoltura in cui, oltre al bilancio fitosanitario della
campagna, si affronterà il tema della produttività agricola con una tavola
rotonda che metterà a confronto l’esperienza spagnola e quella italiana e si
terrà un dibattito sul ruolo e il rilancio delle Organizzazioni dei produttori
agricoli nel comparto del pomodoro da industria con la partecipazione di
esponenti del mondo agricolo, industriale e delle istituzioni. Nella sessione
pomeridiana verrà fatto il punto sulle relazioni tra industria e grande
gistribuzione. La giornata si concluderà con l’assemblea pubblica
dell’Associazione alla presenza del presidente di Confindustria Vincenzo
Boccia.
Pac 2020-2026: giovani, innovazione, ricerca e semplificazione

Semplificazione, maggiori finanziamenti, incentivi
all'accesso al capitale e alla terra soprattutto per i più giovani e
un'attenzione particolare all'innovazione.
E' quanto chiedono per la nuova Pac post 2020 gli
eurodeputati approvando una risoluzione non vincolante. Il relatore Eric
Andrieu: "Attenzione particolare alle piccole e medie aziende agricole, il
79% delle realtà europee".
Parola d'ordine "semplificazione"
Gli eurodeputati chiedono che la nuova Pac 2020-2026 sia più
semplice sia per quanto riguarda la comprensione delle proprie politiche, che
per i requisiti richiesti per ogni capitolo di spesa.
Attenzione poi a non aumentare i requisiti indispensabili
per accedere ai pagamenti diretti, in quanto questo potrebbe avere una ricaduta
negativa sulla loro allocazione.
Incentivi per i più giovani
La risoluzione invita gli Stati membri a fare in modo che i
giovani che volessero intraprendere un'attività agricola abbiano un più facile
accesso alla terra e ai capitali e siano aiutati, tramite tutti gli strumenti
messi a disposizione della Pac, a far durare la loro attività.
A questo proposito, vengono chiesti maggiori incentivi e
detrazioni fiscali.
Innovazione e ricerca
Incentivare la ricerca e l'innovazione deve diventare una
priorità della nuova Pac post 2020. A questo riguardo, gli eurodeputati
invitano gli Stati membri a utilizzare anche i fondi dei programmi quadro
Horizon2020 e dell'European innovation partnership (Eip).
Da non sottovalutare la formazione costante degli
agricoltori per agevolarne la versatilità e l'occupabilità in diversi settori
della filiera produttiva.
Accesso alla terra
Alla luce della crescente concentrazione della proprietà
terriera in Europa, la risoluzione invita gli Stati membri a fare il possibile
per incentivare l'accesso alla terra anche da parte delle realtà agricole più
piccole e sperimentali.
Ruolo attivo dell'Ue sul mercato
L'Unione europea dovrebbe essere in grado di intervenire più
rapidamente e in profondità per garantire la resilienza del mercato agricolo
europeo correggendo eventuali sbilanciamenti e intervenendo in caso di crisi di
mercato.
Aiuti alla filiera corta
Nel testo si fa anche esplicito riferimento all'importanza
sociale ed economica delle filiere corte sia in termini di posti di lavoro, che
di qualità dei prodotti agricoli.
Andrieu: "Focus su piccole e medie aziende"
L'eurodeputato francese e socialista, Eric Andrieu,
responsabile del dossier per il Parlamento europeo, invita a un cambio di rotta
della Pac che finora "ha incentivato le concentrazioni produttive e le
grandi aziende" chiedendo chiaramente "un'attenzione particolare alle
piccole e medie imprese agricole, il 79% delle realtà agricole europee".
La risoluzione approvata dal Parlamento europeo è "di
iniziativa", ovvero non costituisce un testo legislativo, tuttavia
fornisce le linee politiche della Pac post 2020 alla Commissione europea.
Attualmente siamo in piena revisione di metà percorso della
Pac 2014-2020. Il prossimo periodo sarà dal 2020 al 2016.
venerdì 28 ottobre 2016
Corpo 8, tra cimici e Xylella

L'avanzata della Xylella scatena nuove polemiche su come è
stata affrontata l'emergenza, della quale ormai si parla solo per commentare
errori, ritardi e interventi della magistratura. Quasi dimenticando che si
tratta di una patologia e come tale andrebbe affrontata.
Sui mercati fanno ancora notizia i continui successi del
vino, che regala record all'Italia in questo settore. Nuovi primati si
registrano per l'export di tecnologie legate al cibo, mentre si aprono
interessanti opportunità sui mercati orientali.
A proposito di export, è aperta le ferita sui costi
dell'embargo russo e si arrestano, per il momento, le trattative commerciali
fra Ue e Canada.
Si continua a parlare degli interventi agricoli previsti
nella Legge di Bilancio, nelle cui pieghe si aprono spiragli per gli aiuti al
credito, ma sono a rischio i budget europei destinati alla promozione del vino.
Sul fonte delle nuove tecnologie, avanza l'e-commerce mentre
l'agricoltura cresce sul fronte digitale.
Questi alcuni degli argomenti di interesse per il mondo
agroalimentare sui quali si sono soffermati i media in edicola negli ultimi
giorni. Vediamoli di seguito più in dettaglio.
Iniziamo dall'avanzata della Xylella negli uliveti della
Puglia, che ora si è presentata a Ostuni, dove è stato deciso, fra polemiche e
timori, l'abbattimento dell'ulivo colpito, argomento del quale si occupa il
“Quotidiano di Puglia” del 23 ottobre.
Un intervento invocato dalle stesse autorità comunitarie,
preoccupate per l'avanzare di questa patologia, come scrive in una breve nota
“Il Sole 24 Ore” del 22 ottobre.
Bruxelles impone poi, spiega la “Gazzetta del Mezzogiorno”,
che siano sradicate le piante di olivo per un raggio di cento metri da quella
colpita. Ancora sulla “Gazzetta del Mezzogiorno, del 21 ottobre in questo caso,
si parla in toni critici del percorso sin qui adottato per affrontare il
problema Xylella, lasciando inascoltati i suggerimenti della scienza.
Ed ecco arrivare un nuovo intervento della magistratura, che
si interroga sull'espandersi della Xylella, come si apprende il 23 ottobre dal
“Corriere del Mezzogiorno”.
Aumenta la diffusione delle cimici asiatiche in Lombardia.
Lo scrive “Avvenire” del 23 ottobre, che pone l'accento sui rischi che questa
infestazione può arrecare a soia, mais e frutteti.
Situazione analoga in Veneto, dove a temere per l'invasione
delle cimici asiatiche è il Prosecco, stando alle anticipazione della “Tribuna
di Treviso” del 23 ottobre.
Il 27 ottobre arriva dalla “Gazzetta di Mantova” l'allarme per
la presenza delle cimici asiatiche con la conta dei danni a pere, mele, kiwi e
soia.
Già da qualche settimana gli agrumeti della Sicilia devono
fare i conti con l'attacco del virus Tristeza. A questo proposito “Il Sole 24
Ore” del 22 ottobre informa che per contrastare questa patologia sono allo
studio interventi all'interno del piano agrumicolo, che il ministero delle
Politiche agricole (Mipaaf ) predispone per il rilancio del settore.
Aiuti in arrivo
Dal Mipaaf arriva la circolare che prevede crediti di
imposta per gli investimenti nell'e-commerce e nelle reti di impresa. I
dettagli si possono leggere su “Italia Oggi” in edicola il 24 ottobre.
“Italia Oggi” torna sull'argomento il 26 ottobre per
evidenziare l'apertura di credito prevista nel decreto fiscale collegato alla
manovra finanziaria.
Ad aiutare il bilancio delle imprese agricole arriva
l'anticipo Pac, a condizione che siano stati effettuati tutti i controlli
amministrativi previsti, come spiega “Italia Oggi” del 21 ottobre.
Potrebbe invece subire una riduzione il budget che Bruxelles
mette a disposizione per la promozione all'estero dei vini. Lo segnala il 22
ottobre “Il Sole 24 Ore”.
Mercati internazionali
Sul fronte del commercio estero “Il Resto del Carlino” del
22 ottobre lamenta i costi che ha comportato per l'Italia l'embargo russo, per
cifre che assommano a 7 miliardi, una parte rilevante dei quali va ascritta al
comparto agroalimentare.
Altri danni potrebbero giungere dallo stop agli accordi
commerciali fra Ue e Canada (Ceta), dopo il veto giunto in Belgio dalla
Vallonia, argomento del quale si occupa “Il Sole 24 Ore” del 25 ottobre.
C'è anche la Brexit a complicare le aspettative dell'export
agroalimentare italiano. Difficoltà delle quali sembra incurante il vino, che
aumenta del 12% le esportazioni verso la Gran Bretagna, come si apprende dal
“Giornale di Brescia” del 23 ottobre.
E' merito di questi risultati se l'Italia si attesta leader
mondiale nella produzione di vino. La conferma, scrive “Italia Oggi” del 26
ottobre, arriva dall'Organizzazione internazionale della vite e del vino. In
quanto a produzione di uva, però, il primato non è nostro, ma della Cina.
Buone notizie per le carni suine arrivano da “Il Sole 24
Ore” del 27 ottobre, con la notizia della prossima conclusione degli accordi
per l'export verso la Cina.
E-commerce
Non c'è solo il vino a segnare record. L'e-commerce registra
una tumultuosa crescita, pari al 30% secondo il “Corriere della Sera” del 24
ottobre. Protagonista delle vendite sul web è il vino, ma con l'affacciarsi di
nuovi player del commercio elettronico tutto l'agroalimentare è in crescita.
Il gruppo Uber, noto per la sua attività nel campo del
trasporto pubblico, sta predisponendo un servizio di consegna a domicilio di
prodotti alimentari. Se le esperienze in corso a Roma e Milano saranno
positive, potrebbero presto aggiungersi altre città.
Se ne parla su “Repubblica” del 26 ottobre.
Innovazione
Le novità non finiscono qui, ma si allargano alle
sperimentazioni in corso per l'utilizzo della lana di pecora (oggi considerata
uno scarto, con costi per il suo smaltimento) per eliminare il petrolio in caso
di sversamenti e danni ambientali. I dettagli sono riportati da “Sette” il
magazine del Corriere della Sera in edicola il 21 ottobre.
Il pomodoro è il protagonista dell'esperimento in corso nel
deserto australiano. Come spiega “Italia Oggi” del 26 ottobre, si tratta di
un'enorme serra che copre venti ettari di terreno, utilizza gusci di cocco come
substrato e specchi per convogliare luce e calore.
Appuntamenti
Per chi è attento alle nuove tecnologie segnaliamo due
appuntamenti. Il primo è in corso a Parma con CibusTech che si concluderà
venerdì 28 ottobre. Qualche anticipazione su questo incontro fieristico la si
può leggere il 26 ottobre su “Il Sole 24 Ore”.
Si è invece già concluso a Bolzano il primo Interpoma
innovation camp, con protagonisti i big-data e l'internet delle cose. Chi lo
avesse perso, può leggere l'articolo che “Italia Oggi” ha dedicato il 26
ottobre a questa manifestazione.
L'interesse dell'agroalimentare verso le nuove tecnologie è
una conseguenza della continua evoluzione in chiave digitale di tutto il
comparto.
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