Al Congresso mondiale Oiv presentato il bilancio del settore
vitivinicolo globale per il 2015 e 2016.
In occasione del 39esimo Congresso mondiale della vigna e
del vino, il direttore generale dell’Oiv - Organizzazione internazionale della
vigna e del vino Jean-Marie Aurand ha presentato una panoramica del settore
vitivinicolo.
Il bilancio verte sul potenziale di produzione vitivinicola,
la superficie vitata, la produzione e il consumo mondiale di vino, oltre a
volumi di import ed export di vino prodotti.
Nel 2015 la superficie vinicola mondiale ha toccato i 7,5
milioni di ettari, per una produzione di uva di 76 milioni di tonnellate, per
un valore di 259 milioni di ettolitri di vino prodotti. Di poco inferiore il
consumo mondiale, stimato in 240 milioni di ettolitri.
Analizzando nello specifico ogni voce, la superficie
vinicola ha registrato un leggero calo rispetto al 2014 con 28 mila ettari in
meno. Continua a crescere la superficie in Cina (+34mila ettari), mentre scende
il vigneto europeo (-34 mila ettari). A guidare la classifica per superfici è
la Spagna, con oltre un milione di ettari vitati.
A livello produttivo, per quanto riguarda l’uva, la
produzione mondiale è risultata a 76 milioni di tonnellate, con una tendenza in
crescita del 17%, grazie al miglioramento delle rese e di un continuo
miglioramento delle tecniche vinicole. La Cina è il primo produttore con 12,6
milioni di tonnellate, seguita dall’Italia (8,2 milioni), dagli Stati Uniti (7
milioni) e dalla Francia (6,3 milioni di tonnellate).
A livello di produzione di vino, nel 2016 la quantità
prodotta stimata ha toccato i 259 milioni di ettolitri, un volume di produzione
globale tra i più scarsi degli ultimi vent’anni. Primo produttore mondiale si
conferma l’Italia con 48,8 milioni di ettolitri di vino prodotti, seguita dalla
Francia (41,9 milioni) e dalla Spagna (37,8 milioni). Cresce la produzione negli
Stati Uniti (22,5 milioni), mentre c’è stato un forte calo in Sud America, in
particolare in Argentina (8,8 milioni), Cile (10,1 milioni) e Brasile (1,4
milioni).
Per quanto riguarda il consumo mondiale di vino, c’è una
leggera crescita che ha portato nel 2015 il livello a 240 milioni di ettolitri
consumati. Analizzando il fenomeno dei consumi, è chiaro come il consumo si
stia spostando sempre di più dai paesi tradizionalmente consumatori su nuovi
mercati. Gli Stati Uniti si confermano il mercato di consumo più importante,
con 31 milioni di ettolitri, seguiti dalla Francia, in costante calo da 27,2
milioni, e dall’Italia, ferma a 20,5 milioni.
Cresce a ritmi elevati il consumo in Cina, che nel 2015 ha toccato i 16
milioni di ettolitri.
Infine, relativamente ai dati del commercio internazionale
del vino, gli scambi mondiali sono cresciuti rispetto al 2014 dell’1,9% in
volume (104,4 milioni di ettolitri), e del 10,6% in valore, per un giro
d’affari totale di 28,3 miliardi di euro.
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