Con 5,2 milioni di tonnellate si piazza dopo gli Usa e prima
della Cina. A livello mondiale la produzione cala dell'8%. Dati elaborati da
Anicav relativi alla campagna 2016-2017.
L’Italia, con 5,2 milioni di tonnellate di pomodoro
trasformato, è il secondo trasformatore mondiale dopo gli Usa, come rilevato
dai dati sulla campagna 2016-2017 elaborati dall’Anicav. Il pomodoro
trasformato italiano rappresenta il 14% della produzione mondiale e il 49% del
trasformato europeo, con un fatturato totale di oltre 3,1 miliardi di euro. La
Cina con 5,15 milioni di tonnellate continua a ridurre le quantità dopo la
parentesi positiva del 2014.
Nel 2016 sono state trasformate circa 38 milioni di
tonnellate di pomodoro in tutto il mondo: si è registrato quindi un calo
dell'8% a fronte dei dati dello scorso anno. Questi i dati mondiali della
trasformazione del pomodoro da industria che sono stati presentati oggi, in
occasione del "Tomato Day" svoltosi a Parma all'interno del Cibus
Tec.
Nel bacino del Centro Sud sono state trasformate 2,36
milioni di tonnellate di pomodoro - con una riduzione di circa il 13% rispetto
al 2015, mentre nel Distretto del Nord il trasformato finale si è attestato
intorno a 2,84 milioni di tonnellate, in aumento di circa il 6% sullo scorso
anno. Circa il 60% delle produzioni è destinato al mercato estero sia verso
l’Europa (Germania, Francia, Regno Unito) che verso gli altri paesi (Usa,
Giappone, Australia), con un valore dell’export pari a 1,6 miliardi di euro.
Il direttore generale di Anicav, Giovanni De Angelis
sottolinea: "Una filiera importante, la nostra, nel panorama
dell'agroindustria nazionale, che, tuttavia, rileva ancora grandi criticità nel
rapporto con il mondo agricolo, nonostante i notevoli sforzi fatti negli ultimi
anni con la creazione e la valorizzazione di soggetti interprofessionali utili
a garantire la definizione di regole comuni e una programmazione efficace.
Valorizzare la filiera per competere è l'unica possibilità di concreto rilancio
del nostro settore - conclude De Angelis - e sarà proprio questo il tema
dell’annuale appuntamento, organizzato dall’Anicav, 'Il filo rosso del
pomodoro', giunto alla sua quarta edizione. Una giornata interamente dedicata
alla filiera del pomodoro da industria e all’approfondimento di tematiche di interesse
del comparto”.
La manifestazione si terrà il 2 dicembre a Napoli, alla
Città della Scienza, e prevede una sessione mattutina incentrata sul rapporto
tra industria e agricoltura in cui, oltre al bilancio fitosanitario della
campagna, si affronterà il tema della produttività agricola con una tavola
rotonda che metterà a confronto l’esperienza spagnola e quella italiana e si
terrà un dibattito sul ruolo e il rilancio delle Organizzazioni dei produttori
agricoli nel comparto del pomodoro da industria con la partecipazione di
esponenti del mondo agricolo, industriale e delle istituzioni. Nella sessione
pomeridiana verrà fatto il punto sulle relazioni tra industria e grande
gistribuzione. La giornata si concluderà con l’assemblea pubblica
dell’Associazione alla presenza del presidente di Confindustria Vincenzo
Boccia.
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