Presentata la Ricerca Agri 2000 sull'impatto socioeconomico
del progetto Grano Armando sviluppato da De Matteis Agroalimentare e Syngenta.
Si è tenuta ieri presso la De Matteis Agroalimentare di
Flumeri (Av) la sesta edizione di incontrArmando, l’evento annuale promosso dal
pastificio campano insieme a Syngenta per incontrare gli agricoltori che
aderiscono al patto di filiera Grano Armando, il protocollo innovativo per la
produzione di una pasta di alta qualità 100% italiana, e per condividere i
risultati raggiunti nell’annata agraria.
Svoltosi alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e
della ricerca e di centinaia di agricoltori, incontrArmando 2016 si è
confermato occasione per celebrare la valorizzazione della cerealicoltura
italiana portata avanti attraverso il progetto Grano Armando ma anche come
importante momento di confronto sui temi più attuali della filiera cerealicola
italiana.
In un’annata agraria di raccolto record al quale è
corrisposto un drammatico calo dei prezzi pagati alla produzione,
incontrArmando ha voluto aprire una finestra di discussione sulle possibili vie
di uscita dalla volatilità ormai sistematica delle quotazioni del grano
presentando i risultati dell’indagine "Impatto socioeconomico della filiera
Grano Armando".
Giunto ormai al sesto anno di produzione con l’adesione di
agricoltori provenienti da ben nove regioni italiane, Grano Armando ha infatti
dimostrato tutto il valore della filiera, confermandosi un modello di sviluppo
sociale e territoriale volto non solo a garantire all’agricoltura italiana un
futuro sostenibile ma anche anticipando le attuali misure adottate dal Governo
in merito al comparto cerealicolo, in particolare del disegno di legge
sull'origine italiana del grano che introdurrebbe un'etichettatura di filiera
sulla pasta, a garanzia della tracciabilità. Il progetto aveva infatti già
previsto queste misure, dotandosi da tempo di un'etichetta che rende
tracciabili le origini 100% italiane del prodotto.
La forza di una filiera sostenibile e di qualità
I risultati della campagna 2015-2016 hanno offerto validi
motivi di soddisfazione: le aziende agricole aderenti al patto di filiera Grano
Armando, infatti, hanno raggiunto quota 654, portando a 10.500 gli ettari
coltivati in nove regioni: Campania, Basilicata, Puglia, Molise, Abruzzo,
Marche, Lazio, Umbria e Toscana. Sono 34, invece, gli stoccatori coinvolti.
Questi risultati testimoniano, ancora una volta, il successo
del progetto di filiera nato nel 2011 dalla collaborazione tra De Matteis,
Syngenta e Coseme e che ha condotto alla realizzazione di Grano Armando, primo
marchio italiano di pasta ad aver messo l’accento non soltanto sull’eccellenza
dei processi produttivi, ma anche sulla qualità e l’origine del grano duro
utilizzato. La pasta Grano Armando, infatti, è prodotta nello stabilimento di
Flumeri esclusivamente con grano duro italiano coltivato nel rispetto del
rigoroso disciplinare di produzione messo a punto da Syngenta per garantire il
raggiungimento di un elevato contenuto proteico (14,5%) e un alto indice di
glutine: due elementi essenziali ai fini di una produzione di pasta di alta
qualità.
Ulteriore elemento qualificante è l’aspetto finanziario del
progetto, grazie al quale è prevista una soluzione che, a fronte del raggiungimento
delle soglie di qualità previste nel contratto, garantisce all’agricoltore
l’acquisto del proprio raccolto da parte del pastificio De Matteis ad un prezzo
minimo garantito che è superiore a quello di mercato, ove il prezzo di mercato
fosse più basso.
La ricerca
L’analisi dell’impatto socioeconomico della filiera Grano
Armando mette in luce le motivazioni che portano all’adesione alla filiera e
che sono sia di carattere economico sia di generale fiducia nel progetto. I
dati sulla produttività (+42% aumento delle rese) e sulla redditività (+123%)
sono senza dubbio ottimali ma ciò che salta all’occhio è come Grano Armando sia
da considerarsi un modello produttivo di filiera virtuoso ed esportabile in
altri territori. Se infatti la superficie mediamente coltivata a grano in
Italia negli ultimi 6 anni avesse seguito il modello di filiera Grano Armando,
avrebbe prodotto un maggiore valore per le imprese agricole di oltre 1,5
miliardi di euro rispetto alla media di mercato dello stesso periodo.
Un risultato non solo economico ma anche una grande spinta
in termini di fiducia: le imprese Grano Armando che prevedono di aumentare le
dimensioni nei prossimi tre anni sono, infatti, il 45% in più rispetto alla
media. Il modello Grano Armando produce risultati economici per le imprese
agricole che hanno un riflesso sociale su tutta la comunità. Il mantenimento di
un tessuto imprenditoriale agricolo competitivo e diffuso, infatti, ha un
impatto positivo nella crescita dei livelli occupazionali diretti e nei settori
collegati, nella permanenza dei giovani nelle aziende e nella diversificazione
dei modelli colturali con riflessi positivi sulla biodiversità.
"Arrivati al sesto anno del progetto possiamo dirci
felici e orgogliosi dei risultati raggiunti, tanto più importanti in un contesto
economico e di mercato poco confortante per l’intera filiera cerealicola - ha
dichiarato Marco De Matteis, amministratore delegato di De Matteis
Agroalimentare - Il clima di fiducia nel futuro riscontrato tra gli agricoltori
della nostra filiera, così come la condivisione di valori e obiettivi comuni,
sono elementi fondamentali per la continuità del progetto".
"I risultati conseguiti e gli ampi margini di crescita
di cui dispone il progetto Grano Armando ci portano ad assicurare il nostro
pieno sostegno anche in futuro - ha dichiarato Luigi Radaelli, amministratore
delegato di Syngenta Italia - Questo progetto, che combina varietà,
agrofarmaci, mezzi tecnici e assistenza agronomica costante, ha dimostrato sul
campo di poter aiutare concretamente gli agricoltori a ottenere maggiori
vantaggi e migliore qualità. Non a caso, dal 2013 questo progetto è inserito
nel ‘The Good Growth Plan’, il piano mondiale che racchiude gli impegni
concreti di Syngenta in materia di sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale
e formazione in campo agricolo".
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