Nella terza settimana del mese di maggio 2017 si confermano
le operazioni di raccolta di albicocche e pesche circoscritte all'areale
metapontino, dove peraltro si registra anche l'esordio dei primi quantitativi
di nettarine con quotazioni inferiori a quelle raggiunte nella precedente
campagna. In flessione i listini per fragole e ciliegie da ritenersi del tutto
fisiologica per le aumentate disponibilità. Si conferma positivo il mercato per
le mele oggetto di una buona richiesta sia interna che estera. Stabile il
mercato per gli ultimi quantitativi di pere e kiwi giunti ormai alle ultime
settimane di commercializzazione. Cali di prezzo consistenti, superiori al 60%
su base settimanale, hanno riguardato i meloni e le angurie di origine
siciliana.
Mele da consumo fresco: in favorevole evoluzione il mercato
per le mele. Su toni positivi sono proseguite le contrattazioni sia sul
circuito interno sia sul fronte estero grazie a una domanda che ha continuato a
manifestare interesse all'acquisto. Tale andamento si è riflesso positivamente
anche sulle quotazioni risultate in rialzo sia su base congiunturale che
tendenziale.
Pere da consumo fresco: ultime settimane di contrattazioni.
Le limitate quote di prodotto ancora presenti dallo standard qualitativo
apprezzabile hanno trovato adeguato collocamento sulla base di prezzi stabili.
Solo per il prodotto forlivese una migliore intonazione della domanda ha
permesso ai listini di beneficiare di rialzi.
Actinidia: si appresta alla conclusione la campagna di
commercializzazione per il prodotto in esame. L'andamento delle contrattazioni
è apparso sostanzialmente stabile sia sotto il profilo degli scambi che delle
quotazioni. Solo sulla piazza di Forlì i listini hanno teso al rialzo a fronte
di un'offerta ormai limitata cui è corrisposta una buona domanda.
Fragole: con il progressivo aumento delle disponibilità si
assiste a un continuo calo delle quotazioni. In pieno svolgimento negli areali
del Centro Nord le operazioni di raccolta del prodotto con conseguente
incremento dei quantitativi per il mercato. Solo in presenza di un
soddisfacente profilo qualitativo, l'offerta avviata sul circuito commerciale è
stata oggetto di una fluida attività di contrattazione conclusasi sulla base di
quotazioni in calo per le aumentate disponibilità. Solo nel rodigino una
migliore intonazione della domanda ha permesso ai listini di beneficiare di
rialzi.
In fase ormai avanzata la raccolta del prodotto negli areali
produttivi del Sud. Ancora stabili i prezzi stabili sulla piazza di Salerno a
fronte di un generale equilibrio tra domanda e offerta. In un clima di discreto
interesse sono proseguiti gli scambi negli areali metapontini dove le buone
caratteristiche qualitative del prodotto unitamente a una costante richiesta
hanno permesso alla merce di essere regolarmente ceduta sulla base di
quotazioni in fisiologica flessione. Si evidenzia che i prezzi nel complesso
continuano a posizionarsi su livelli superiori rispetto a quelli registrati
nello stesso periodo della scorsa campagna.
Albicocche: è proseguita nelle zone precoci del metapontino
la raccolta delle albicocche con gli ultimi quantitativi di Mogador e le prime
quote di varietà Cot. La merce che nel complesso ha continuato a mostrare un
adeguato profilo qualitativo avviata sui mercati è stata oggetto di una modesta
richiesta. I prezzi nel complesso hanno mostrato un incremento da imputare
esclusivamente all'ingresso sui mercati delle varietà Cot, le cui quotazioni si
sono attestate su valori superiori alle varietà già presenti.
Pesche e nettarine: risultano ancora circoscritte all'areale
metapontino le operazioni di raccolta con le prime quote di prodotto in pieno
campo. Sebbene in aumento, l'offerta è risultata ancora contenuta e, avviata
sui mercati, non ha ottenuto particolare riscontro da parte della domanda. In
tale contesto le contrattazioni concluse si sono svolte sulla base di prezzi
cedenti. Più fluido invece è apparso il collocamento per le prime quote di
nettarine precoci oggetto di maggior attenzione da parte della domanda. Tuttavia
i prezzi si sono attestati su valori inferiori all'esordio della scorsa
campagna.
Ciliegie: la settimana per le ciliegie si è conclusa con una
netta regressione delle quotazioni medie. Nel bacino produttivo barese
l'innalzamento delle temperature registrato durante il corso della settimana in
esame ha accelerato il processo di maturazione dei frutti e spinto le
operazioni di raccolta. All'aumento delle disponibilità è corrisposta una
fisiologica flessione dei prezzi. Inoltre sempre in tali areali ha avuto inizio
la raccolta delle prime quote di varietà Ferrovia. Dalle prime informazioni
assunte la produzione dovrebbe attestarsi su livelli inferiori rispetto alla
passata campagna. In termini qualitativi la merce ha presentato uno standard
soddisfacente sia per colorazione che per calibro. I prezzi di esordio si sono
attestati su valori inferiori a quelli registrati lo scorso anno.
In fisiologica flessione le quotazioni anche nel polo
produttivo modenese quale conseguenza di un'offerta sia su scala nazionale che
estera in notevole incremento. Si sono intensificate anche negli areali campani
le operazioni di raccolta del prodotto con quantitativi in forte aumento. La
domanda sebbene interessata non è riuscita ad assorbire la totalità
dell'offerta per cui le contrattazioni concluse si sono svolte sulla base di
quotazioni in fisiologica flessione.
Meloni e angurie: negli areali di coltivazione siciliani le
quotazioni medie di meloni e angurie sono ulteriormente diminuite a causa di
un'offerta abbondante. Dall'analisi tendenziale emerge che il prezzo medio
all'origine del melone retato risulta nettamente inferiore (-79%) rispetto a
quello osservato nell'analogo periodo dello scorso anno; la motivazione
principale risiede in un andamento climatico che fino ad oggi non è stato
particolarmente favorevole al consumo di questa tipologia di prodotto.
Fonte: www.ismeaservizi.it
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