Agli agricoltori pugliesi che si sono attenuti alle
ordinanze emanate per abbattere gli olivi colpiti da Xylella fastidiosa
dovrebbero presto arrivare gli indennizzi.
Lo ha comunicato nello scorso fine settimana l’assessore
alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia. I soldi
sul bilancio della Regione Puglia ora ci sono, al momento però manca ancora la
modulistica dell’Osservatori fitosanitario per produrre le istanza.
“L’amministrazione regionale con apposita determina di
Giunta del 17 maggio 2017 ha individuato le risorse finanziarie necessarie a
compensare gli agricoltori per il danno subito e i costi sostenuti, a seguito
di estirpazione delle piante infette da Xylella fastidiosa – ha dichiarato Di
Gioia, sottolineando che - A tal fine si utilizzerà il regime di aiuto già
notificato ed approvato dalla Commissione Europea e recepito a livello
nazionale con il decreto ministeriale Mipaaf n.4363 del 1 dicembre 2015”.
Di Gioia ha anche comunicato la misura degli indennizzi per
ogni pianta abbattuta, variabili a seconda del sesto d’impianto: “L’aiuto sarà
pari a 188 euro per pianta nel caso di impianti con densità maggiore di 200
piante/ettaro, 221 euro per pianta nel caso di impianti con densità compresa
tra 101 e 200 piante e 261 euro per pianta nel caso di impianti con densità
uguale o minore di 100 piante/ettaro". Inoltre, nel caso di olivi per i
quali non è determinabile il sesto di impianto, è concesso un contributo pari a
261 euro per pianta.
“Nei prossimi giorni l’Osservatorio Fitosanitario – ha
concluso l’assessore - provvederà a comunicare la procedura per la
presentazione delle istanze dell’indennizzo e a rendere disponibile la relativa
modulistica”.
Ultima nota: Di Gioia ricorda anche che nel caso di
inottemperanza all’obbligo di estirpazione si opererà con espianto in danno
tramite l'Agenzia regionale per l’irrigazione e le foreste e in questo caso le aziende non potranno
accedere ai benefici previsti e a ogni altro beneficio accordato a qualsiasi
genere, in via diretta o indiretta, dalla Regione Puglia.
Fonte: Regione Puglia
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