In Francia su 30.000 agricoltori che abbandonano ogni anno
la propria azienda, un terzo decide di cambiare attività e di iniziare, a 40 o
a 50 anni, una nuova vita. Altri si accontentano di trovare un secondo impiego,
dalla retribuzione certa.
Intemperie, volatilità dei prezzi, crisi sanitarie… Il
mestiere dell'agricoltore è sempre più difficile da esercitare. Trovandosi
nell'impossibilità di vivere del proprio lavoro, sono circa 10.000 gli
agricoltori che ogni anno abbandonano il mestiere prima della pensione, secondo
uno studio condotto dalla Agencie Interministerielle de services et de paiement
(ASP).
Una cifra che non è destinata a calare visto il
deterioramento delle condizioni economiche lo scorso anno per i settori del
latte, della carne e dei cereali. Secondo una stima della Mutualité Sociale
Agricole (MSA), nel 2016 quasi la metà degli agricoltori avrebbe percepito meno
di 354 euro di reddito mensile, a fronte del 30% dell'anno precedente, vale a
dire un po' meno di 500.000 agricoltori.
Di fronte ad un fenomeno di tale portata, il governo ha
decuplicato lo stanziamento
per le riconversioni nel budget 2017, toccando i 15 milioni
di euro. Una manovra che permetterà di soddisfare meno di… 5.000 richieste.
Inoltre, il fondo paritario di formazione agricola, Vivea, ha sbloccato 2,5
milioni di euro per gli agricoltori che vogliono imparare un nuovo mestiere.
Sufficienti per 1.000 casi in più.
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