La nuova rete, nata a Catania il 17 gennaio 2017 sotto gli
auspici del Distretto agrumi di Sicilia, ha un fatturato complessivo di 84
milioni e produzioni estese su oltre 6mila ettari.
Arrivano i primi frutti della missione di
internazionalizzazione in Polonia promossa dal Distretto agrumi di Sicilia in
collaborazione con Ice per commercializzare gli agrumi siciliani sul mercato
polacco.
Alcuni dei partecipanti alla missione dello scorso ottobre,
cinque Organizzazioni di produttori ed una cooperativa delle province di
Catania e Siracusa, hanno costituito la rete d'imprese a
I loro rappresentanti legali, riunitisi il 17 gennaio 2017 a
Catania, hanno firmato l'atto per costituire uno strumento unitario idoneo ad
affrontare la sfida del mercato estero e una concorrenza internazionale
decisamente agguerrita.
Come già accennato, hanno costituito la rete d'imprese
"People of Sicily" le Op Agrisicilia, Bella rossa, Le buone terre,
Rosaria, Rossa di Sicilia e la cooperativa Alba lemon bio, per una superficie
agrumetata totale di circa 6mila ettari dei quali circa 1.800 di produzione
Igp, Dop e bio.
La rete ha già accordi con l'industria di trasformazione
Agrumigel e l'azienda che produce spremiagrumi automatiche Aat.
Tutte le realtà coinvolte in "People of Sicily",
tra fresco e trasformato, vantano un fatturato complessivo di circa 84 milioni
di euro.
Le aziende, tutte sottoscrittrici del Distretto agrumi di
Sicilia, hanno deciso di utilizzare quale unica denominazione "People of
Sicily" traendo spunto dalla campagna di comunicazione lanciata dallo
stesso Distretto in occasione di un'importante manifestazione internazionale:
l'Expo.
La rete "People of Sicily" sarà guidata dal
presidente Franco Tumale (Op Le buone terre), Aurelio Pannitteri (Op Rosaria) e
Ivan Mazzamuto (Op Agrisicilia).
"Sono molto onorato - rende noto Franco Tumale - di
aver ricevuto la fiducia dei miei colleghi e cercherò di svolgere questo
importante compito con trasparenza e condivisione. La rete sarà uno strumento
aperto anche ad altri sottoscrittori del Distretto che vorranno accedervi e che
vorranno condividere con noi la volontà di presentarsi sui mercati
internazionali con un marchio unico sostenuto da controlli qualità e regole che
da adesso andremo a definire nello specifico".
"La rete - spiega Federica Argentati, presidente del
Distretto agrumi di Sicilia - è il risultato di un percorso a cui il Distretto
ha contribuito in maniera determinante, dall'input all'azione di
internazionalizzazione in Polonia, all'attività di accompagnamento, alla
costituzione della rete d'impresa.
Tuttavia, è bene precisare che la rete oggi costituita sarà
uno strumento completamente autonomo: è munita di propria partita Iva, ha una
propria governance, ha obiettivi autonomi al raggiungimento dei quali il
Distretto potrà certamente contribuire nell'ambito della propria attività
istituzionale che, comunque, esclude categoricamente qualsiasi attività
commerciale".
"Auspico - aggiunge la Argentati - che questa sia
l'occasione affinché venga compresa la sostanziale differenza tra distretti e
reti d'impresa o altre forme di aggregazione".
Nel frattempo il Distretto agrumi di Sicilia continua a
perseguire i propri obiettivi allargando la propria compagine sociale con
l'ingresso nel Consorzio di distretto di molte aziende della filiera che ne
hanno fatto richiesta. A tal fine è stata convocata l'assemblea straordinaria
di filiera per il prossimo 26 gennaio a Catania.
Un nuovo passo verso il rinnovo del riconoscimento da parte
della Regione Sicilia per rendere sempre più forte uno strumento super partes
che lavori allo sviluppo dell'intera filiera agrumicola con una rinnovata
formula, che consenta un'azione ancora più efficace.
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