La liquirizia (Glycyrrhiza glabra
o, popolarmente, liqueriza e liquorizia) è una pianta ricca di qualità che
presenta però dei pro e dei contro. Ci è parso giusto, proprio per questo, fare
il punto sulle reali proprietà della liquirizia, indagando i suoi benefici per
l’organismo, senza però tralasciare le possibili controindicazioni.
La liquirizia in commercio viene
estratta dalle radici di una pianta che nasce spontanea in alcune zone del
nostro paese. Questa pianta ha origini molto antiche ed è da sempre utilizzata
per le sue importanti caratteristiche.
La pianta da cui si estrae la
liquirizia
La liquirizia che troviamo in
vendita viene estratta dalle radici della Glycyrrhiza glabra typica, una pianta
erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Fabaceae.
Si tratta di una pianta erbacea
originaria del bacino del Mediterraneo e dell’Asia Sud-occidentale.
Le caratteristiche della
Glycyrrhiza glabra typica
La Glycyrrhiza glabra typica è la
qualità più pregiata di una vasta famiglia di piante. Le caratteristiche di
questa pianta, ovviamente sono moltissime. Per iniziare, però, vediamo quali
sono quelle relative alla sua struttura e alla condizioni di crescita.
Caratteristiche strutturali
La pianta si presenta con un fusto
eretto, molto flessibile. Le foglie sono imparipennate. Ogni singolo rametto è
formato da 9/15 foglioline, di forma ovale o ellittica.
La colorazione dei fiori è
solitamente azzurro-violacea all’apice e biancastra alla base. Le infiorescenze
sono riunite in racemi lassi e allungati.
Il frutto è un piccolo legume, non
commestibile.
Ma la caratteristica saliente
della liquirizia è rappresentata delle sue radici: lunghissime, fino a due
metri. Queste hanno una consistenza legnosa e penetrano in profondità nel
terreno. E’ da esse che si estrae la liquirizia in vendita nei negozi.
Caratteristiche climatiche
Le proprietà della liquirizia, dal
punto di vista climatico, sono sostanzialmente due: un clima mite, con inverni
non eccessivamente freddi; e un terreno profondo e argilloso. La pianta cresce
fino ai 1000 metri di quota dal livello del mare.
Una delle varietà più pregiate in
assoluto nasce spontanea sulle coste ioniche della Calabria. Qui viene lavorata
da un’azienda centenaria e rinomata a livello mondiale per la qualità dei suoi
prodotti: l’Amarelli di Rossano Calabro.
Per le sue caratteristiche di
pianta selvatica è difficile che venga appositamente coltivata. Tuttavia, è
possibile farlo reperendola in vivai che si occupano di piante aromatiche
originali.
Raccolta ed estrazione della liquirizia
Le radici della liquirizia vengono
prelevate dal terreno nei mesi autunnali, fino alla fine di novembre. In genere
si scelgono piante adulte, che abbiano almeno tre o quattro anni di vita.
Vengono ripulite dai ricacci
laterali e accuratamente lavate. Poi vengono tagliate in pezzi più piccoli e
fatte essiccare in appositi forni ad una temperatura di 40°.
Da queste prime operazioni si
ottiene già un prodotto finito, ossia le radici grezze o bastoncini di
liquirizia. Questi “legnetti” puri si possono masticare o utilizzare per la
preparazione degli infusi.
L’estrazione del succo di
liquirizia si effettua a caldo, con potenti getti di acqua bollente.
L’estratto così ottenuto viene
ulteriormente ripulito da eventuali residui di radice, chiarificato e concentrato
tramite bollitura. Per questa operazione si usano grosse caldaie aperte, con
processi unicamente di tipo meccanico-fisici.
Il concentrato ottenuto viene
fatto solidificare ed ulteriormente lavorato con processi di estrusione a
caldo.
Ultimi passaggi di lavorazione
sono quelli che si fanno con la pasta nera, molto densa, tipicamente lucida e
profumatissima. Questa, passando attraverso alcuni macchinari, prende la forma
desiderata (rombetti, pastiglie, etc).
Ma vediamo ora quali sono le
proprietà della liquirizia, conosciuta anche come l’oro nero di Calabria.
Proprietà della liquirizia
Le proprietà della liquirizia sono
molteplici. Il suo utilizzo come rimedio naturale, infatti, è conosciuto sin
dall’antichità. Le antiche civiltà che si affacciavano sul bacino del
Mediterraneo (Egiziani, Greci e Romani) ne avevano intuito le capacità
terapeutiche e la utilizzavano diffusamente.
L’antico erbario cinese fa
risalire gli utilizzi della liquirizia a 5000 anni fa. E ancora oggi, nella
medicina tradizionale cinese, è una delle piante più utilizzate.
Il principio attivo più
importante, contenuto in elevate quantità nella liquirizia è la glicirrizina.
Questo principio attivo conferisce alla liquirizia proprietà antiinfiammatorie
ed antivirali. Vediamo nel dettaglio quali sono queste proprietà.
Rimedio naturale contro
l’ipotensione
Se avete problemi di pressione
bassa, una delle principali proprietà della liquirizia è quella di alzarla. Il
principio attivo della glicirrizina, infatti, agisce direttamente sui livelli
di aldosterone, un ormone che regola la pressione arteriosa. Basta un infuso
con le radici sminuzzate, o qualche pasticca, per tirarsi su ed evitare
svenimenti e capogiri.
Attenzione però, per questa stessa
proprietà della liquirizia, pastiglie e tisane sono controindicate per chi
soffre di ipertensione, ossia di problemi di pressione alta.
Proprietà espettoranti ed
antinfiammatorie del cavo orale
Tra le proprietà della liquirizia
c’è quella di essere un vero e proprio toccasana per i problemi dell’apparato
respiratorio. Il decotto delle sue radici è, infatti, un emolliente, dunque
calma la tosse, libera il naso in caso di raffreddore e disinfetta la gola
irritata.
Inoltre ha qualità espettoranti,
ossia aiuta l’eliminazione del catarro in caso di bronchite.
Rimedio contro l’alitosi
Chi di voi non ha mai mangiato
qualche pezzetto di liquirizia pura per risolvere l’annoso problema dell’alito
pesante? Beh, se non l’avete fatto provate…
Regolatore della funzione epatica
Le proprietà della liquirizia non
sono caratterizzate solo dalla glicirizzina. La pianta, infatti, è ricca di
altri elementi, quali: flavonoidi, glucosio, amidi e vitamina C. Tutti questi
elementi sono antiossidanti e favoriscono la diminuzione del livello di
trigliceridi e transaminasi nei tessuti del fegato. Questo, di cnseguenza,
favorisce l’aumento del glicogeno epatico.
Inoltre, l’uso prolungato di
liquirizia favorisce il miglioramento delle condizioni generali di chi soffre
di insufficienza epatica cronica.
Oltre a questa azione, la pianta è
anche un efficace antinfiammatorio, utile per chi soffre di ulcera gastrica e
duodenale.
Afrodisiaco
Il profumo della liquirizia
sembrerebbe riuscire a stimolare il piacere femminile, attraverso
un’inspiegabile reazione chimica.
E’ leggenda che Giacomo Casanova
avesse sempre della profumata liquirizia sul suo comodino prima di affrontare
un avventura amorosa. Costosissimi profumi alla liquirizia sono tuttora in
vendita con il nome del seduttore italiano.
Controindicazioni
Purtroppo le proprietà della
liquirizia non sono solo positive. Un suo utilizzo spropositato, infatti, ha
delle controindicazioni. Come detto, il suo uso è sconsigliato per chi soffre
di ipertensione. Inoltre, aumenta la contrazione di sodio nel sangue e quindi
può causare problemi di ritenzione idrica nei soggetti predisposti.
Ha effetti negativi
sull’equilibrio dei sali minerali nel corpo, e per questo motivo è sconsigliata
nelle donne che fanno uso della pillola anticoncezionale, aumentando il rischio
di ipopotassemia. Infine, anche i diabetici e chi soffre di grave insufficienza
renale devono limitarne l’uso.
Ci auguriamo che le informazioni
che vi abbiamo fornito vi diano spunti per un consumo equilibrato degli
estratti della radice di questa formidabile pianta.
Rimandiamo ad un prossimo
approfondimento la preparazione casalinga del liquore di liquirizia.
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