
Nella loro azione imprenditoriale le agricoltrici italiane
hanno dimostrato una grande capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il
rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al
sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti
tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi:
dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi
di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di
pet-therapy, fino agli orti didattici, mercati di Campagna Amica e
l’agriturismo.
Un trend favorito anche dall’ingresso di imprenditrici di
“prima generazione” che hanno seguito percorsi formativi in altri settori.
Proprio la nuova responsabile di Donne Impresa Coldiretti è un esempio di
questo fenomeno. Floriana ha abbandonato – ricorda Coldiretti – il suo lavoro
di ricercatrice universitaria e docente di Demografia Investigativa presso
l’Università di Bari per diventare imprenditrice agricola, avviando un
agriturismo, Masseria Mozzone, nella zona di Fasano (Brindisi), ai piedi della
collina di Cisternino. Qui produce olio extravergine d’oliva, da cui ha
sviluppato anche una linea di cosmetici green, ma mantiene vive anche le
tradizioni della cucina rurale pugliese, grazie al suo lavoro come agrichef, i cuochi
contadini di Campagna Amica che utilizzano i prodotti da loro stessi coltivati
in azienda.
Ma anche la vice presidente Rita Licastro aveva iniziato
come avvocato in Aspromonte prima di dedicarsi a olio ed olive a Cosoleto
(Reggio Calabria) e l’altra vice presidente Chiara Bortolas è una biologa
molecolare che adesso guida la sua azienda di ortaggi a Belluno. Esperienze che
si affiancano a quelle di chi non ha mai lasciato la terra continuando a
coltivare e allevare per proseguire in tradizioni familiari antiche di
generazioni.
Importante anche la “quota giovane” con il 25% delle aziende
femminili guidate da ragazze under 35 che hanno puntato sull’uso quotidiano
della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio, magari usando lo
smartphone per controllare gli animali in stalla nelle pause di studio
all’università oppure per gestire on line acquisti e prenotazioni in
agriturismo, oppure – conclude Coldiretti – per fare ricerche per recuperare
varietà perdute di frutti locali o ancora per portare il vino Made in Italy in
tutto il mondo.
“Oggi l'agricoltura è donna – sottolinea Floriana Fanizza -
grazie alle grandi opportunità offerte dall’agricoltura sociale,
dall’agriturismo e dalla vendita diretta con l'aumento del numero delle donne
ai vertici di aziende multifunzionali. Riuscire a coniugare in forma
responsabile attività produttiva e servizi alla persona, visione
imprenditoriale e progetti di filiera, ragioni private e bene comune – aggiunge
Fanizza - è il progetto ambizioso che Coldiretti sta contribuendo a realizzare,
mettendo a sistema le esperienze delle imprenditrici agricole sul territorio
italiano”.
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