
Il sistema rivisitato per rispondere alle esigenze del
decreto ministeriale del Ministero dell'Agricoltura (31.07.2015) "monitora
la quantità di acqua circolante a fini irrigui - spiega Giuseppe Blasi capo
dipartimento Mipaaft - dal luogo del prelievo fino all'ingresso dell'azienda
permettendo di gestire con strumenti efficienti sia a livello di consorzio di
bonifica sia a livello di azienda agricola il suo risparmio". Insieme alla
Banca Dati degli investimenti irrigui "diventa infrastruttura all'interno
delle linee guida per i controlli dell'acqua, Banca Dati che se non aggiorni
non vieni inserito nella lista su cui chi vuole investire può andare a vedere,
per questo esorto i consorzi irrigui ad utilizzarla".
Roberto Henke, Crea Centro Politiche e bioeconomia ribadisce
che "l'acqua e' un bene pubblico, che pensavamo illimitato e invece non lo
è". "E' portatrice di esternalita' positive - prosegue - compresi
paesaggio e biodiversità, per cui c'e' bisogno di coniugare efficienza e
sostenibilità, da qui il sistema Sigrian e la banca dati". "Dati -
spiega - che devono avere caratteristiche specifiche come robustezza,
misurabilita' e rappresentanza territoriale per questo la messa a punto di
banche dati e' fondamentale per individuare gli obiettivi strategici come ci
chiedono le politiche comunitarie".
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