
Questo "colpevole atteggiamento e il derivante
dannosissimo ritardo nella messa in atto delle misure di contenimento"
hanno fatto sì che il numero di olivi potenzialmente infetti sia passato in sei
anni "da qualche centinaio di migliaia a più di 20 milioni e la superficie
colpita da 80 chilometri quadrati a più di 1.800". Secondo la Coldiretti,
i danni della Xylella sono stimati in 1,2 miliardi di euro e il conto è
destinato a salire visti i tempi necessari per bloccare l'epidemia così diffusa.
A questo, rileva l'Accademia dei Lincei, si aggiunge la possibilità che
l'epidemia si possa estendere ad altre piante, come vite e agrumi, come
segnalato da infezioni in Toscana e altri Paesi, come Spagna, Germania,
Portogallo. Ascoltare i suggerimenti della comunità scientifica, secondo i
Lincei, avrebbe fatto risparmiare tantissimo: "la Commissione Lincea
auspica che questa paradigmatica vicenda aiuti in futuro a fondare le decisioni
politiche su solide evidenze scientifiche, distinguendole con chiarezza dalle
pseudoevidenze di parte".
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