Un miliardo di euro di danni tra produzione dimezzata, grave
crisi dell’indotto e drastica riduzione delle giornate lavorative.
L’olivicoltura italiana è in ginocchio dopo le gelate del
mese di febbraio che hanno colpito tutto il territorio nazionale.
Le stime dei danni sono di CNO (Consorzio Nazionale degli
Olivicoltori), Unasco e Unapol, che in queste settimane hanno analizzato gli
effetti nefasti provocati dall’ondata di freddo anomalo che si è abbattuta sull’Italia
nelle scorse settimane.
Pochi i territori immuni: alberi seriamente danneggiati,
cascola delle gemme, defogliazione, raccolti futuri compromessi si registrano
in gran parte degli uliveti italiani dalla Liguria alla Calabria, passando per
Toscana, Lazio e Campania.
Particolarmente colpito è il cuore dell’olivicoltura
nazionale, la Puglia, nella zona compresa tra le province di Bari e Bat, che
vedrà una riduzione superiore al 50% della produzione olearia nella prossima
campagna.
Un’altra mazzata, dunque, che si aggiunge all’avanzata
ancora incontrastata della xylella, giunta ormai alle porte della provincia di
Bari.
“La situazione è drammatica, molto più grave di quanto si
potesse immaginare - hanno sottolineato i Presidenti Gennaro Sicolo (CNO),
Luigi Canino (Unasco) e Tommaso Loiodice (Unapol) - Abbiamo atteso l’arrivo
della primavera per quantificare i danni sui territori che sono davvero
spaventosi”.
“È un dramma nazionale, una vera e propria sciagura per
l’olivicoltura italiana che rischia di ripercuotersi non solo per la stagione
che verrà, ma anche per quelle successive”, hanno continuato i rappresentanti
della produzione olivicola nazionale.
“Chiediamo l’attivazione di tutte le misure possibili a
sostegno degli olivicoltori seriamente colpiti dalle gelate, a partire dalla
richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale nelle zone
maggiormente interessate su tutto il territorio nazionale - hanno rimarcato
CNO, Unasco e Unapol -. Chiediamo interventi come la sospensione degli oneri
previdenziali a carico delle aziende agricole colpite e la sospensione dei
rimborsi delle rate di mutui e prestiti agrari”.
“Il Ministero dell’Agricoltura ed il prossimo governo si
attivino per programmare un concreto supporto all’olivicoltura nazionale”,
hanno concluso i Presidenti dei tre più importanti consorzi della produzione
olivicola italiana.
Fonte: Consorzio Nazionale degli Olivicoltori
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