I dati sulle immatricolazioni nel primo quarto dell’anno
rivelano una forte oscillazione, con incrementi vistosi nel mese di gennaio e
forti cali nei mesi di febbraio e marzo. Dopo l’impennata delle
immatricolazioni a fine 2017 - spiega il presidente di FederUnacoma Alessandro
Malavolti - i tempi tecnici delle registrazioni si sono prolungati nel gennaio
di quest’anno facendo segnare percentuali ancora molto alte, a cui ha fatto
seguito un brusco contraccolpo nei due mesi successivi, dovuto anche al prolungamento
della stagione invernale e quindi al ritardo nelle operazioni colturali. Le immatricolazioni si andranno assestando
nel corso dell’anno e solo fra qualche mese sarà possibile valutare l’effettivo
andamento delle vendite.
Chiuso il 2017 con forti incrementi nelle immatricolazioni
di trattrici, mietitrebbiatrici, trattrici con pianale di carico e rimorchi, il
mercato italiano delle macchine agricole registra un andamento negativo nel
primo trimestre del nuovo anno. I dati, elaborati da FederUnacoma sulla base
delle registrazioni presso il Ministero dei Trasporti, indicano a fine marzo un
calo del 2,2% per le trattrici rispetto al primo trimestre 2017, un calo del
10,3% per le mietitrebbiatrici, e un passivo del 7,7% per i rimorchi; mentre
restano in attivo le trattrici con pianale di carico (+15,7%) e i sollevatori
telescopici (+13,6%) pur subendo a marzo una netta riduzione in termini
percentuali rispetto al dato di gennaio.
Per tutte le tipologie di macchine l’esame dei dati
evidenzia un’oscillazione impressionante tra il primo e il terzo mese
dell’anno: le immatricolazioni di trattrici, che a gennaio segnavano un
incremento tendenziale del 54,7%, crollano a -29% nel mese di marzo; le
mietitrebbiatrici, che segnavano a gennaio +11%, scendono a -38,5% nel mese di
marzo; e così i rimorchi, da +10,6% a -16%. Le stesse trattrici con pianale di
carico, che nella media trimestrale registrano come detto ancora un attivo
percentuale, nella disamina per mesi evidenziano una netta riduzione (+197,6% a
gennaio, -50,6% a marzo). Analogamente i sollevatori telescopici, ancora in
attivo nel bilancio complessivo del trimestre, passano da un picco di
immatricolazioni nel mese di gennaio (+102,2%) ad un calo nel mese di febbraio
(-27,9%) e nel mese di marzo (-12,5%), in linea con la vistosa frenata che ha
coinvolto tutte le altre tipologie di macchine.
“L’andamento anomalo di questo primo trimestre – commenta
Alessandro Malavolti, presidente della federazione italiana dei costruttori
FederUnacoma – è l’effetto della Mother Regulation, la normativa comunitaria
che ha costretto le case costruttrici ad accelerare, prima dell’entrata in
vigore a gennaio di quest’anno dei nuovi criteri di omologazione, le vendite e
le immatricolazioni delle macchine in giacenza”.
“L’impennata delle immatricolazioni nel dicembre scorso –
spiega Malavolti – ha avuto una coda nel gennaio di quest’anno determinata da
uno slittamento burocratico dei tempi di registrazione; ma esaurita la spinta
di fine 2017 il mercato ha subito un contraccolpo con il drastico calo delle
immatricolazioni. Questo dovuto non soltanto ad una flessione fisiologica
successiva al picco di immatricolazioni, ma anche all’andamento climatico della
stagione, che ha visto un protrarsi del freddo e degli eventi metereologici
invernali e quindi un ritardo significativo nei cicli vegetativi e nelle
operazioni colturali che può avere avuto riflessi sulla domanda di
macchinario”.
I tempi nella pratiche di registrazione risultano diversi da
regione a regione, e per questo – al di là del dato medio nazionale – la
geografia delle immatricolazioni si presenta molto differenziata: nel primo
trimestre dell’anno le trattrici mostrano, ad esempio, un attivo consistente in
Emilia Romagna (+31,2%) e in Sicilia (+30,1%), e una passivo particolarmente
pesante in Piemonte (-23,1%) e in Veneto (-29,5%).
“Passata questa fase di assestamento – conclude Malavolti –
il mercato dovrebbe riprendere un andamento più lineare, e solo nei prossimi
mesi sarà possibile capirne l’effettiva consistenza. L’auspicio dei costruttori
è che nel corso del 2018 i fondi per i piani di sviluppo rurale PSR vengano
utilizzati in modo sempre più cospicuo per l’acquisto di mezzi meccanici, e che
la redditività agricola e le condizioni generali dell’economia italiana possano
incoraggiare gli investimenti per l’innovazione tecnologica e il rinnovo del
parco macchine”.
FederUnacoma
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