Le
aziende agricole hanno dimostrato, nel tempo, di avere una funzione anche
sociale, sviluppando progetti al proprio interno, e sul territorio, capaci di
generare benessere e migliorare la produttività. A confermare l’importanza del
settore primario nell’ambito del welfare è stata la presentazione del Rapporto
Welfare Index PMI 2018, promosso da Generali Italia con Confagricoltura,
Confindustria, Confartigianato e Confprofessioni, dedicato alla valutazione e
implementazione delle buone pratiche aziendali rivolte ai dipendenti e al
contesto in cui gli stessi operano.
Il
Welfare Index PMI è giunto alla terza edizione coinvolgendo il doppio delle
imprese rispetto all’esordio, a conferma che il tema della sostenibilità
sociale è di interesse trasversale per l’economia nazionale e in particolare
per le piccole e medie aziende che rappresentano l’80% della forza lavoro del
Paese. All’edizione 2018 hanno preso parte 4.014 realtà dei comparti
produttivi, dei servizi e del terzo settore attive in tutta Italia.
Di queste,
151 sono imprese agricole (in crescita rispetto al 2017), e 43 sono attive
nell’agricoltura sociale. Confagricoltura segue con attenzione lo sviluppo di
queste realtà, valorizzandone esperienza e potenzialità.
Nel
corso dell’evento, che si è svolto oggi al Salone delle Fontane a Roma, sono
state premiate le prime tre aziende del terzo settore, dell’industria, del
commercio/servizi e dell’agricoltura. Per il settore primario le prime tre
classificate sono, nell’ordine:
1.
Natura Iblea Srl di Ispica (RG)
2.
Azienda Agricola Fungar Snc di Coriano (RN)
3.
Peverelli Srl di Fino Mornasco (CO)
Tutte
e tre le aziende vantano anche le 5W di rating, ovvero il massimo livello di
welfare.
Natura
Iblea è un’impresa agricola di Ragusa con una significativa incidenza di
lavoratori immigrati di cui facilita l’inserimento con iniziative di mediazione
culturale, di proposte di studio e sostegno a tutti i livelli. Si attiva anche
con successo nella compilazione delle pratiche di ricongiungimento familiare,
laddove necessario.
Fungar,
in Romagna, ha saputo rispondere con politiche sociali mirate ai bisogni dei
propri dipendenti, circa 70 in tutto, per la maggior parte donne, mamme
provenienti dalla Cina. A loro, in particolare, sono rivolti i principali
servizi di welfare in azienda.
Peverelli
è un’impresa in provincia di Como attiva dal 1890. L’ acquisizione continua di
esperienza e tecnologia costituisce l’elemento fondante e vincente per la
crescita dell’azienda, protagonista nel settore del verde e non solo, che vede
coinvolta ora la quarta generazione con la recente creazione di una divisione
per la progettazione e realizzazione di accessori per l’arredo urbano, con
grande attenzione ai temi della sicurezza e della salute.
Tra
le quattro menzioni speciali assegnate dal Welfare Index 2018 spiccano quella
per i giovani e quella riservata all’agricoltura sociale.
Nella
categoria “Giovani, formazione e sostegno alla mobilità sociale” il premio è
andato ad Agrimad Srl Società Agricola di San Demetrio Corone (CS). L’azienda è
riuscita, attraverso le sue politiche di welfare, a creare occupazione in una
zona con elevato tasso migratorio. La maggior parte dei lavoratori proviene dal
paese di San Demetrio Corone o da zone limitrofe e l’azienda assume spesso
entrambi i coniugi o familiari dei dipendenti mettendo la comunità al centro
dell’impresa e sviluppando così anche le potenzialità del territorio.
La
menzione riservata all’agricoltura sociale, infine, è andata alla Onlus Terra
Mia Scs, di Torino. Nata nel 1984 come emanazione di un’associazione di
solidarietà giovanile, la cooperativa interviene sul disagio e sulle varie
forme di marginalità, lavorando in modo integrato con enti pubblici e privati,
mirando alla realizzazione di una politica sociale innovativa e attenta ai
bisogni emergenti.
“Siamo
diventati una società più matura e gli esempi delle nostre imprese lo
dimostrano – afferma il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti -
Abbiamo recuperato le buone pratiche e le condividiamo con i nostri lavoratori.
L’agricoltura, grazie al suo profondo legame con il territorio e le sue
popolazioni, è pioniera del welfare e conferma oggi, rinnovato, il suo ruolo
sociale”.
Fonte:
Confagricoltura
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