Un modo per fare impresa? Un antidoto alla crisi?
Un'opportunità di reddito per i giovani? A Taranto si sperimentano queste
opportunità attraverso un nuovo modo di fare agricoltura, con un'idea
sviluppata da un giovane che ha investito sul territorio. Nasce infatti Orto
Family, il primo modello pugliese di shared agriculture: la terra viene coltivata,
divisa in lotti, affidata ad un 'tutore' che, in fase di raccolta di verdura e
ortaggi, porta a casa tutto ciò che quell'appezzamento ha prodotto. L'idea
parte da Antonluca Antonante, venticinquenne studente universitario di Scienze
e tecnologie alimentari.
"Stanco di vedere ragazzi della mia età - spiega in una
nota - emigrare per trovare lavoro, ho pensato di capitalizzare quello che la
provincia tarantina offre: la terra fertile e le ricchezze
agroalimentari". Dopo varie ricerche, l'illuminazione è arrivata grazie ad
una trasmissione televisiva. "Sono un appassionato di documentari e, dopo
aver visto - aggiunge Antonante - una trasmissione sui nuovi modelli di
agricoltura, già presenti in altre regioni d'Italia, ho pensato: voglio farlo a
Taranto".
Il meccanismo è semplice: in via Zuzzaro, in agro di
Leporano, oltre un ettaro di terra è stato messo a nuovo e sono state allestite
varie coltivazioni, senza pesticidi chimici, che variano a seconda della
stagionalità. Gli addetti e gli esperti di Orto Family si occupano di coltivare
e curare le piante e, quando è periodo di raccolta, chi ha noleggiato il suo
lotto può usufruire di tutti i prodotti che la terra ha generato.
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