Le castagne sono i frutti dellla Castanea sativa, un albero
appartenente alla famiglia delle Fagaceae, molto longevo, che può raggiungere i
30-35 cm di altezza. Esse sono un alimento ricchissimo di nutrienti, tant’ è
che , fino a qualche decennio fa, rappresentavano la basa alimentare della
gente di montagna e l’albero si era guadagnato l’appellativo di “albero del
pane” proprio per sottolinearne l’importanza. Prive di glutine, adatte ai
celiaci, le castagne sono sazianti, vitaminiche e ricche di minerali,
contenendo magnesio, potassio, fosforo, zinco, rame, manganese e ferro,
essenziali per il benessere del sistema nerovso, per il corretto equilibrio
idro/salino, per la regolazione della pressione arteriosa.
Inoltre rafforzano ossa e denti, garantiscono il corretto
funzionamento del sistema immunitario, contrastano l’anemia, sono utili alla
salute della prostata, prevenendo il rigonfiamento di questa ghiandola.
Energetiche, attenuano naturalmente i disturbi depressivi e, essendo ricche di
acido folico, fondamentale in gravidanza, assicurano il corretto sviluppo
fetale ed evitano patologie come la spina bifida. Le castagne riducono la
stanchezza fisica e mentale, contrastano l’azione nociva dei radicali liberi,
sono antinfiammatorie, diferibili, ripristinano la regolarità intestinale e
combattono la stitichezza, grazie alle fibre in esse contenute; esercitano un
effetto prebiotico, riducono il colesterolo cattivo, prevengono le patologie
neurodegenerative, esercitano un’azione antibatterica (es. nei casi di E. coli.
Consigliate nei casi di astenia, stanchezza cronica,
convalescenza, oltre che indicate negli diete degli sportivi, le castagne,
rinvigorenti, contribuiscono alla formazione del collagene, proteina
indispensabile per l’elasticità dei tessuti, in particolare della pelle,
rendendola meno rugosa e più giovanile. Come cucinare le castagne? In mille
modi. Al forno, in padella, sottoforma di marmellata, secche, bollite. Dalla
farina si possono ricavare ottimi gnocchi, piatto tipico delle tradizioni della
Valtellina e della Valchiavenne mentre tra i dolci tipici troviamo il
Castagnaccio, le crepes con farina di castagne, sino alla ricetta toscana dei
necci, delle crespelle cotte originariamente sul fuoco del camino, utilizzando
un’apposita pentola.
Tra i primi: zuppa di castagne e orzo oppure è possibile
inserirle in pasta e fagioli e pasta e ceci per conferire a questi piatti un
sapore unico. Ideali per preparare un ottimo risotto, per quanto concerne i
secondi tipici sono, ad esempio, l’arrosto di maiale con castagne o le castagne
e speck al rosmarino con formaggio spalmabile, per non parlare delle squisite
polpettine vegetariane in cui le castagne, lessate e ridotte in purea, vengono
mischiate a ricotta, sale e pepe. In alternativa potete consumarle in fresche
insalate con spinaci crudi, fettine di mele, qualche noce, olio e limone.
Autore: Caterina Lenti
Fonte: MeteoWeb
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