CTV sta per Citrus Tristeza Virus ed è l’acronimo che fa
tremare chi produce agrumi in Sicilia e più recentemente anche in Puglia. Il
CTV è un virus appartenente al gruppo più ampio dei Clasterovirus che comprende
11 specie e che è conosciuto anche come “beet yellows viral group” (virus del
giallume della bietola).
Giallo è infatti il colore che assumono le foglie di una
pianta di arancio affetta da Tristeza. La chioma si secca ed ingiallisce, come
step definitivo di un declino più o meno lento, ma inesorabile.
Il CTV: storia e diffusione
La diffusione della Tristeza è ad oggi una vera e propria
emergenza nel sud Italia. Le stime oscillano tra i 35 e i 45 mila ettari di
agrumeti colpiti, soprattutto nelle province di Catania e Siracusa, sui 70 mila
ettari totali in Sicilia: una percentuale attorno al 50%, un’enormità. Il
problema è diffuso su larga scala e dal 2013 tende ad inasprirsi.
Nel bacino mediterraneo i paesi che sono stati più colpiti
dal CTV sono stati Cipro, Spagna e Israele. Il virus è tuttavia originario
delle zone tropicali e subtropicali dell’Asia e si è diffuso per mezzo del
materiale di propagazione.
Il Citrus Tristeza Virus: i sintomi e la trasmissione
I sintomi possono variare e dipendono dalle diverse specie,
anche se l’arancio amaro, comunemente utilizzato come portainnesto, è il più
colpito dal CTV.
I sintomi più diffusi sono
– butterature del legno con scanalature e clorosi nervale
– decolorazione
– giallume dei semenzali
– nanismo (riduzione della grandezza dei frutti)
– deperimento, lento oppure repentino. La pianta colpita è
in un evidente stato di secchezza dovuto a carenza idrica e nutrizionale e va
incontro a disseccamento di foglie e rametti. La pianta può anche arrivare a
morire nel giro di pochi giorni.
Tecnicamente il virus provoca la necrosi delle cellule del
sistema linfatico dell’arancio amaro in prossimità del punto di innesto, e
impedisce così alla linfa elaborata di giungere alle radici che in breve tempo
collassano.
Possono esistere casi di piante asintomatiche, o con una
sintomatologia tardiva, ma comunque infette: esse producono meno e peggio,
dando una resa minore sia in termini di quantità che di qualità.
Come si contagiano le piante? L’utilizzo e la movimentazione
di piante o di marze infette è la principale causa di trasmissione. Ma una
volta presente sul territorio il Tristeza si lega a diverse specie di afidi
(comunemente chiamati pidocchi delle piante) che sono vettori di patogeni e
tramite essi si diffonde.
La lotta alla CTV
Come combattere questa malattia? Nei vivai uno dei primi
step contro la Tristeza è il contenimento degli afidi. Trattandosi infatti di
una malattia virale soltanto la prevenzione si rivela efficace. Anche il controllo accurato sulle importazioni
di materiale vegetale (piante e marze) proveniente dall’esterno, con
l’applicazione di sistemi di quarantena, è una misura efficace per preservare
le aree destinate alla coltivazione di agrumi dove il virus non è ancora
presente.
Dove invece esso è presente a livelli bassi è possibile individuare
le piante infette, estirparle e distruggerle procedendo poi all’impianto e al
reinnesto di materiale vegetale sano, al fine di riconvertire la produzione
impiantando nuove varietà tolleranti e resistenti al virus. Citrange o
Citrumelo sembrano essere alcune soluzioni al problema. Tuttavia riconvertire
per intero le zone colpite da Tristeza rinnovando i vecchi impianti potrebbe
richiedere oltre 10 anni, oltre 20 milioni di esemplari di piante e un esborso
economico molto consistente.
By Agrofarma
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