In quasi venti anni di commissariamento abbiamo solo
registrato un incremento della debitoria senza alcun piano di investimento
sulle opere esistenti e sulla rete rurale irrigua. Non solo non si è realizzato
nulla nei territori di competenza dei Consorzi, ma se le opere di manutenzione
e di salvaguardia ambientale divenute necessarie dopo decenni di assoluta
inerzia, dovranno realizzarsi, non potranno essere certamente ascrivibili
esclusivamente alle aziende agricole che insistono negli stessi territori attraverso
la ripresa dei pagamenti dei contributi consortili. Così la Copagri Puglia,
intervenendo in audizione davanti alla IV Commissione Consiliare della
Regione,sullemodifiche alla legge sui Consorzi di bonifica.
Abbiamo segnalato alla Commissione le possibili criticità
derivanti dalla parte della Legge regionale 1/2017 che vede la gestione in capo
all’Acquedotto Pugliese; le nostre perplessità dipendono dal fatto che mentre
l’Acquedotto Pugliese, ai sensi dell’art. 154 del D.Lgs 152/2006, pratica la
tariffa quale corrispettivo del servizio idrico integrato, e in quanto tale
soggetta ad IVA, il contributo irriguo praticato per legge nazionale dai
Consorzi di Bonifica, al contrario, costituisce onere reale sui terreni dei
contribuenti, ha natura tributaria e quindi esente da IVA, con conseguente
risparmio per gli utenti.
Secondo Copagri,occorre finalizzare gli strumenti di
politica per gli investimenti esistenti verso una equa distribuzione delle
risorse e delle opportunità, nel rispetto dei termini definiti dal Fondo
Sviluppo e Coesione 2014-2020. Come pure occorre evitare e possibilmente
riparare all’azzeramento della dotazione finanziaria della misura 4.3.A del PSR
Puglia 2014-2020, che prevedeva il sostegno per investimenti nelle
infrastrutture irrigue di interesse regionale relativi a bacini e accumuli al
di sotto dei 250mila metri cubi, con relativo sistema di adduzione,
distribuzione, monitoraggio e controllo, che la Copagri Puglia aveva suggerito
al Comitato di Gestione del PSR.
Purtroppo, si può affermare, senza rischio di smentita, che
l’attività di manutenzione delle opere pubbliche si è quasi azzerata. A questo
vanno aggiunti gli effetti della dispersione elevatissima della rete,
attribuibile anch’essa alla mancata manutenzione straordinaria di impianti
vetusti e datati che non possono essere risolti attraverso i contributi
consortili (tributo 630). La Regione deve fare la sua parte.
Il
Direttore Il Presidente
(Alfonso
Guerra)
(Tommaso Battista)
Via ALBEROTANZA, 5 -
70125 – BARI - Tel.-Fax: 080 –
502.85.97 e-mail: puglia@copagri.it
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