Innalzato il tetto degli aiuto europei alle aziende
agricole. Il regolamento entrerà in vigore il 16 dicembre e si applica fino al
31 dicembre 2027
Bruxelles innalza da 15 mila a 20 mila euro, il tetto degli
aiuti "de minimis" che uno Stato membro può concedere a ogni azienda
agricola senza il preventivo via libera della Commissione europea. Lo ha deciso
lo stesso esecutivo dell'Ue secondo cui il regime "de minimis" ha
dimostrato di essere particolarmente utile in tempi di crisi, permettendo una
reazione veloce in aiuto degli agricoltori per permettergli di superare
emergenze, come gap di liquidità temporanei.
Per evitare distorsioni di mercato -come riporta anche ANSA
Terra&Gusto- la Commissione europea ha fissato gli importi massimi degli
aiuti che uno Stato membro può concedere e limiti dei contributi per settore.
Gazzetta Ufficiale Ue precisa, infatti, che il massimale dell'aiuto concesso a
un'impresa unica nell'arco di un triennio dovrebbe essere elevato a 20mila
euro, con un limite nazionale che per l'Italia è di 679,7 milioni di euro.
Inoltre, la Commissione Ue - a determinate condizioni - consente un aumento sia
dell'aiuto per azienda, che può essere portato fino a 25mila euro, sia del
limite nazionale degli aiuti, che per l'Italia passa ad un totale di 815,6
milioni di euro. In questo caso però, gli Stati membri non possono concedere
più del 50% dell'importo ad un unico settore produttivo. Inoltre, dovrebbero
creare un registro centrale degli aiuti concessi. Il regolamento della
Commissione europea entrerà in vigore il prossimo 16 dicembre e si applica fino
al 31 dicembre 2027.
Nessun commento:
Posta un commento