La Gdo ha acquisito sempre più potere nel corso degli anni
ed oggi il 70% di ciò che abbiamo nelle nostre case proviene dagli scaffali dei
supermercati e dei discount. Il servizio de Le Iene, a cura di Matteo Viviani,
ha affrontato proprio quest’argomento per raccontare cosa si nasconde dietro
gli sconti della Gdo, come racconta anche Basting News.
Gdo, sconti retroattivi e contratti unilaterali
Nel corso del servizio Viviani ha intervistato un fornitore
di un noto marchio della Gdo italiana che ha raccontato la sua esperienza: si
tratta di un mondo fatto di sconti retroattivi e speculativi, accordi
unilaterali e gettoni di ingresso molto elevati.
La persona intervistata ha, infatti, svelato alcuni elementi
del suo pseudocontratto con un noto marchio della GDO:
- innanzitutto, ha dovuto pagare una listing d’ingresso di
57000 euro: una sorta di investimento iniziale per poter entrare nell’elite dei
fornitori;
- gli sconti richiesti sono passati da piccole a grandi
percentuali: nel suo caso la richiesta di sconto è arrivata fino al 25%, un
quarto del costo del prodotto;
- gli sconti sono divenuti retroattivi: dalle carte mostrate
a Matteo Viviani il marchio della GDO ha richiesto in aprile 2011
l’applicazione di sconti sul fatturato del periodo dall’1 gennaio 2018 al 31
dicembre 2018, rendendo di fatto retroattivi gli sconti anche per i 3 mesi che non
sarebbero dovuti essere coperti;
- contratti unilaterali: ha dovuto firmare prestampati
inviati dal marchio della Gdo dove risultava che fosse il fornitore stesso ad
applicare tali sconti.
La conseguenza è il peggioramento della qualità
Il prezzo di un prodotto dipende ed è costituito da una
serie di elementi, come il trasporto, il packaging, la forza lavoro impiegata
per il confezionamento e tanto altro ancora.
Perciò, per far fronte a queste richieste di sconti e
supersconti, molti fornitori hanno dovuto ridurre i costi di produzione, per
esempio con licenziamenti o con macchine sempre più obsolete, e di conseguenza
anche la qualità dei prodotti. In questo circolo vizioso che viene a crearsi a
rimetterci è soprattutto il consumatore che si ritrova davanti a prodotti di
scarsa qualità.
Grazie a questo servizio si è così fatta luce su ciò che si
nasconde dietro gli sconti, i sottocosto e i 3×2 con i quali vengono tartassati
i consumatori. C’è anche chi, come Fortunato Peron, un tempo considerato il re
delle pere, che ha saputo dire di no a queste terribili condizioni offerte
dalla Gdo, che oggi si ritrova con un magazzino completamente vuoto e
un’azienda ormai inesistente, ma con la sua dignità a posto. O come Luigi
Asnaghi, ex buyer “pentito” che già si era “confidato” sulla pagine del
Corriere Ortofrutticolo con una lettera aperta (leggi qui).
(fonte: Blasting News)
Clicca qui di seguito per vedere il video:
https://mediasetplay.mediaset.it/video/leiene/viviani-gdo-cosa-ce-dietro-agli-sconti-di-alcuni-supermercati_F309321201013C03
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