Il settore delle tecnologie agricole – il così detto Ag Tech
– è in piena e costante espansione e due termini come agricoltura e robotica
che fino a qualche tempo fa sembravano essere uno l’antitesi dell’altro
iniziano a essere sempre più associati.
Agricoltura e robotica: si può fare
Le aziende stanno lavorando su vari fronti: dai robot per la
raccolta delle mele alla tecnologia indossabile che aiuta gli agricoltori a coltivare
i prodotti in modo più efficiente e a soddisfare le richieste di una
popolazione globale in rapido aumento. Le tecniche di raccolta del cibo saranno
radicalmente trasformate nei prossimi decenni.
Nutrire la popolazione una delle sfide più critiche per
l’umanità
Secondo le Nazioni Unite, la popolazione mondiale è di circa
7,3 miliardi di persone – e si prevede che tale cifra salirà alle stelle entro
il 2050 (fino a 9,7 miliardi). Alcuni ricercatori si aspettano che la domanda
alimentare globale si espanderà del 98% entro la metà di questo secolo. E le
questioni in corso legate all’aumento delle temperature , alla scarsità d’acqua
e alla desertificazione avranno un impatto negativo sulla crescita delle
aziende alimentari.
Agricoltura e robotica per rendere più efficiente la
crescita
Alcune startup tecnologiche – che lavorano nel terreno a
cavallo tra agricoltura e robotica – stanno tentando di rendere la produzione
alimentare più efficiente e meno incisiva. E per farlo si lavora a ogni tipo di
progetto: dai robot per la raccolta delle mele ai sistemi di realtà aumentata
per le serre. Tra l’utilizzo dell’apprendimento automatico, droni e migliaia di
sensori, queste aziende sperano di trasformare radicalmente il modo in cui il
cibo viene coltivato.
L’esplosione delle Ag – Tech
Il settore è esploso negli ultimi anni. Secondo Pitchbook ,
le società di venture capital che include colossi come GV (precedentemente
Google Ventures) e VC di Monsanto il settore sta diventando sempre più presente
nel mondo agricolo.
“Stiamo costruendo ponti tra Silicon Valley e la Central
Valley californiana dove lo stato coltiva la maggior parte del suo cibo“. Lo ha
dichiarato a Business Insider Seana Day, partner di Better Food Ventures, una
società di investimento focalizzata sull’agro-tech.
Una delle startup più famose del settore è Plenty – che crea
fattorie al coperto e verticali vicino alle principali città.
Dai big data può nascere un fiore
Ci sono molte startup che lavorano sull’applicazione di big
data analytics e machine learning per aiutare gli agricoltori a coltivare le
colture in modo più efficace. Grownetics , una startup in Colorado, ha
recentemente raccolto finanziamenti da un milione e si autodefinisce il futuro
dell’intelligenza artificiale agricola. La società installa sensori nelle serre
per raccogliere i dati, tenendo traccia dell’utilizzo dell’acqua e della
velocità di crescita delle piante, per aiutare a far crescere i prodotti in
modo più efficiente.
“Possiamo aiutare una serra di medio-grandi dimensioni a
risparmiare due milioni di dollari all’anno attraverso il risparmio di energia
e acqua e aumentare il loro rendimento” ha dichiarato a Business Insider Eli
Duffy, CEO di Grownetics.
Agricoltura e robotica per i lavori umani
Un certo numero di aziende sta lavorando su hardware che
svolgerebbero i compiti a tempo determinato che gli esseri umani erano soliti
fare da soli: dalla piantatura dei semi, alla raccolta. Proprio la raccolta si
basa spesso su manodopera a basso costo e stagionale la cui disponibilità è
prevista in calo nel prossimo decennio. “Abundant Robotics, ha appena ottenuto
10 milioni di finanziamenti e sta sviluppando il “primo robot commerciale al
mondo per la raccolta delle mele“, ha dichiarato Dan Steere, CEO della società.
Il futuro dell’agricoltura è insomma davanti a noi. L’unica
cosa da fare per rendercene conto è allungare una mano e – non è un semplice
gioco di parole – raccoglierlo.
Fonte: Green.it
Autore: Federico Vergari
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