
L’obiettivo dell’Italia è arrivare entro il 2021 ad avere il
10% della superficie coltivata, pari a circa 1,3 milioni di ettari, con
applicazioni intelligenti sempre più evolute e adatte alle produzioni nazionali
considerato che i vantaggi dell’agricoltura 4.0 vanno dalla maggior efficienza
produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi e dell’impatto ambientale con
minor utilizzo di sementi, fertilizzanti, agrofarmaci, acqua di irrigazione,
carburanti, lubrificanti.
L’agricoltura 4.0 coinvolge di più imprenditori di età
inferiore ai 40 anni e laureati, anche se la scelta di utilizzare applicazioni
innovative è sempre più legata a fattori come la superficie da coltivare o il
settore produttivo di riferimento. Con l’agricoltura di precisione si riesce a
stabilire con esattezza quanta acqua e quante sostanze nutritive servono per
una determinata coltura, qual è la giusta razione alimentare per un animale, ma
anche eliminare infestanti attraverso interventi mirati, prevenire patologie,
migliorare la resa delle coltivazioni e la stessa qualità dei prodotti, oltre a
rendere più facile il lavoro ad esempio con la guida satellitare presente ormai
sull’8% dei trattori.
Esiste però in Italia un pesante “digital divide” tra città
e campagna dove le nuove tecnologie sono uno strumento indispensabile per
sviluppare le risorse che il territorio può offrire, ma le opportunità offerte
dall’agricoltura 4.0, con l’utilizzo dei Big Data Analytics e del cosiddetto
“Internet delle cose” rischiano spesso di non essere colte a causa dei ritardi
nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane.
“Coldiretti è particolarmente attiva sul fronte
dell’adozione e diffusione delle innovazioni tra le imprese agricole con
attività di supporto per lo sviluppo di progetti di innovazione, basti pensare
– conclude il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini – alla nuova figura
professionale dell’innovation advisor per favorire lo sviluppo di progetti di
innovazione o al portale del socio di Coldiretti strumento on line per la
gestione semplificata e veloce dell’amministrazione aziendale dalle fatture
elettroniche al quaderno di campagna”. Ma il nostro impegno – conclude Prandini
- si estende ai temi della tracciabilità alimentare e l’informazione ai
consumatori a partire dalla blockchain, che è una delle ultime applicazioni
dell’agricoltura di precisione per migliorare trasparenza, sicurezza,
affidabilità dei prodotti”.
Fonte: Il Punto Coldiretti
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