
Bologna, aprile 2019 – Rafforzare ulteriormente la garanzia
della qualità dei prodotti biologici italiani. Questo il tema centrale
dell’intesa firmata a Vinitaly tra i presidenti di Coldiretti e FederBio
all’interno del convegno “La Rivoluzione green nel bicchiere”.
L’accordo di collaborazione tra le due organizzazioni è
finalizzato alla definizione di politiche, strumenti e iniziative per favorire
lo sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica italiane. In particolare,
saranno attivate azioni congiunte volte a promuovere una riforma efficace del
sistema di certificazione di settore per assicurare la massima integrità e
trasparenza delle informazioni lungo l’intera filiera, anche nel caso di
prodotti importati al fine di prevenire frodi.
Con il protocollo d’intesa si punta, inoltre, a una
semplificazione degli adempimenti a carico degli operatori del biologico e
biodinamico per mezzo di una riforma dei sistemi informatici pubblici e il
ricorso a sistemi di tracciabilità e di agricoltura digitale.
Vinitaly è stato scelto come contesto ideale per firmare
l’accordo in quanto il vino si conferma il prodotto biologico che fa registrare
i tassi di crescita più significativi, segnale che gli italiani sono sempre più
attenti alla sostenibilità ambientale e alla salute.
I dati dell’Osservatorio bio 2019 Nomisma rilevati da
Nielsen evidenziano un incremento del 314% delle vendite di vini e spumanti bio
in GDO dal 2016 al 2019, con vendite pari a 31,5 milioni di euro. Le referenze
di etichette bio in assortimento sono aumentate del 200% negli ultimi 3 anni
(2016-2018) passando da 154 a 479.
In generale, nell’ultimo anno, il vino bio è cresciuto in
GDO del 46% mentre il convenzionale del 7%.
“Il biologico è una grande opportunità per il futuro
dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano e il percorso straordinario di
crescita del vino biologico e biodinamico in pochissimi anni è l’esempio da
seguire. La certificazione di processo con logo europeo unita a tipicità,
territorio, qualità del prodotto e organizzazione per il mercato, hanno
consentito al vino biologico italiano di essere leader a livello mondiale, con
denominazioni importanti, come il Franciacorta, che hanno già convertito la
maggioranza dei vigneti al biologico certificato e ora puntano a valorizzare
anche i benefici ambientali di questa scelta misurandoli e comunicandoli in
etichetta. É necessario che questi risultati vengano tutelati e facciano da
stimolo per una transizione dell’agricoltura italiana verso un modello
agricolo, che non solo garantisca sostenibilità e qualità del cibo, ma anche
sostenibilità economica. Per questo servono normative adeguate, un sistema di
certificazione moderno ed efficace, ricerca, formazione e servizi per gli
agricoltori, oltre che un’informazione corretta e diffusa ai cittadini a
partire dalle scuole. Tutto questo c’è nel protocollo che abbiamo firmato con
Coldiretti per la tutela e lo sviluppo del biologico e biodinamico nazionale ma
anche per il futuro di tutta l’agricoltura italiana”, ha dichiarato Paolo Carnemolla,
presidente FederBio.
Fonte: FederBio
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