
I dati resi noti dall’ISPRA nel rapporto 2018[1] indicano
che la produzione di rifiuti nel nostro paese è in continua e costante
crescita. Accanto a questo dato che di per sé non sarebbe così allarmante se
accompagnato da altri che mostrassero uno smaltimento rigoroso e attuato
secondo le migliori tecnologie sviluppate, si deve sottolineare, purtroppo, la
pessima gestione del problema rifiuti da parte di alcuni comuni e regioni. La
crescita percentuale della raccolta differenziata in alcune regioni del
Centro-Sud è ancora troppo scarsa mettendo in pericolo l’ambiente e il nostro
pianeta.
In Italia, nel 2016, si sono prodotti circa 30 milioni di
tonnellate di RSU (Rifiuti Solidi Urbani), pari a 497 kg di rifiuti pro-capite
all’anno. Uno dei problemi principali sono gli imballaggi, che hanno visto un
aumento nel 2017 di circa 361 mila tonnellate (+2,8%) rispetto al 2016,
arrivando così ad una produzione di rifiuti da imballaggio pari a 13,1 milioni
di tonnellate.
Sempre secondo il rapporto Rifiuti Urbani 2018, finisce in
discarica circa il 27,6% dei rifiuti urbani, il 22,4% inceneriti, il 21% in
compostaggio e digestione anaerobica, mentre circa il 29% vengono trattati in
modo differenziato.
I dati Istat del 2016 mostrano come la diffusione della
raccolta differenziata abbia raggiunto il 52,5% (+5% rispetto al 2015).
Per quanto riguarda la totalità dei rifiuti, nonostante i
miglioramenti ottenuti in questi ultimi anni vediamo un certo livellamento tra
la discarica e la raccolta differenziata.
Le cause che non permettono alla raccolta differenziata di
predominare sono diverse. In particolare:
la raccolta differenziata non è ancora diffusa capillarmente
su tutto il territorio nazionale, come dovrebbe essere;
la qualità dei materiali provenienti dalla raccolta
differenziata è spesso scadente, il che rende più difficile le operazioni di
riciclo;
i costi della raccolta urbana sono più elevati, in alcune
aree del paese, rispetto ai costi della discarica.
Sicuramente il primo passo da compiere per migliorare la
situazione è la riduzione drastica degli imballaggi e dei rifiuti non
differenziabili che per lo più sono di natura plastica
Le tre R “ridurre, riusare, riclicare” sono una parte della
soluzione per abbattere le quantità di rifiuti prodotti.
Accanto a questo potrebbero essere previsti interventi
mirati e circoscritti che mirino a potenziare le tecnologie sviluppate in
particolare nella produzione di materiali biodegradabili e compostabili. La
completa sostituzione delle buste o degli utensili usa e getta di plastica con
quelli in materiali biodegradabili non è pensabile, dati gli impatti che la
produzione potrebbe avere (sfruttamento delle risorse idriche, estensione delle
coltivazioni etc.). L’apporto di questi materiali nella riduzione dei rifiuti
deve passare, perciò attraverso un utilizzo mirato.
Sicuramente, dal punto di vista dello smaltimento, i
materiali come i biopolimeri e il cartoncino sono vantaggiosi rispetto alle
plastiche tradizionali. Il ciclo di vita (LCA) è estremamente più breve e la
possibilità che dalla loro degradazione possa essere prodotto il compost li
potrebbe rendere “appetibili” per aziende che operano nel comparto agricolo.
Una scommessa, quella della riduzione dei rifiuti, che può
essere vinta se tutti gli attori opereranno in comune accordo.
Per la Giornata mondiale della Terra è importante
sottolineare come un buon smaltimento dei rifiuti possa salvaguardare e
proteggere il nostro pianeta e il nostro ambiente, riducendo drasticamente
l’inquinamento e i suoi effetti. Inquinamento che si riversa nelle nostre
acque, nelle nostre terre e nell’aria che respiriamo.
Fondazione Campagna Amica, tramite la sua rete di mercati
locali, cerca di salvaguardare ecosistemi e biodiversità attraverso la
creazione di una consapevolezza sulla tematica del corretto riciclo dei rifiuti
e dei benefici rispetto alla nostra qualità di vita. Ed è per questo che è di
fondamentale importanza sostenere e stare a fianco dei produttori di questi
mercati, che, tramite il loro lavoro, sia agricolo che di corretto smaltimento
dei rifiuti, proteggono ogni giorno il nostro pianeta.
[1]
http://www.isprambiente.gov.it/files2018/pubblicazioni/rapporti/RapportoRif297.pdf
Fonte: Campagna Amica
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