
La ricerca è stata svolta su dei topi in laboratorio. I
ratti, di tre settimane, sono stati nutriti con cibi semplici o ricchi di
prebiotici. I ricercatori hanno poi monitorato la temperatura corporea, i
batteri intestinali e i cicli sonno-veglia, con un esame apposito,
l'elettroencefalografia. Dai risultati è emerso che i topi alimentati con una
dieta a base di prebiotici trascorrevano più tempo nella fase Rem del sonno,
quella considerata più ristoratrice.
Anche sottoposti a stress, i topi nutriti con prebiotici
continuavano a mantenere questo beneficio, oltre a conservare un microbiota
sano, cioè una composizione equilibrata dei batteri a livello intestinale, e
normali fluttuazioni nella temperatura corporea.
Secondo l'autrice principale dello studio, Monika Fleshner,
è prematuro raccomandare supplementi di prebiotici come aiuto per un buon
sonno, ma nulla vieta di assumere questi elementi dai cibi.
Fonte: gds.it
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