Il ministero per le Politiche agricole, agroalimentari e
forestali ha pubblicato sul proprio sito web l'avviso pubblico del 22 febbraio
2017 per la selezione di proposte progettuali da parte di reti di imprese nel
settore olivicolo-oleario.
Il bando mette a disposizione 4 milioni di euro per
iniziative frutto di contratti di rete nella filiera olivicolo-olearia
italiana, coerentemente con gli obiettivi del fondo per sostenere la
realizzazione del piano di interventi nel settore olivicolo-oleario. Al momento
non vi è ancora una data di scadenza per questo bando, che sarà comunicata dal
Mipaaf con una separato avviso.
I programmi d'intervento presentati dalle reti di imprese
devono avere un valore complessivo non inferiore a 200mila euro e non superiore
a 400mila euro. La finalità del bando è quella di favorire investimenti
condotti da reti di imprese che presentano un programma comune.
Il programma deve essere finalizzato al miglioramento della
competitività e della sostenibilità ambientale delle imprese coinvolte, deve
favorire l'aggregazione tra più soggetti imprenditoriali, migliorare la
commercializzazione al fine di valorizzare la qualità dell'olio, favorire
l'innovazione e la sostenibilità nella fase della commercializzazione.
Tra gli investimenti ammissibili figurano: il miglioramento
di immobili destinati alla commercializzazione del prodotto finito, l'acquisto
di macchinari per il confezionamento ed il magazzinaggio dell'olio,
l'acquisizione e lo sviluppo di software, marchi, brevetti, licenze, diritti
d'autore e marchi commerciali.
L'intensità dell'aiuto pubblico non supera il 50% dei costi
ammessi a finanziamento nelle regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e
Sicilia. Mentre nelle restanti regioni italiane l'intensità di aiuto non supera
il 40% dei costi ammessi a finanziamento e riscontrati nel programma
d'intervento proposto.
I soggetti beneficiari dell'intervento devono essere
costituiti da agricoltori, singoli o associati e piccole e medie imprese che
hanno costituito o stanno costituendo un contatto di rete. Nel contratto di
rete le imprese agricole devono contare almeno cinque soggetti e detenere la
maggioranza. Tutte le imprese aderenti al contratto di rete non devono aver
sottoscritto un altro contratto analogo che partecipa al bando.
Inoltre le imprese agricole devono risultare autonome le une
dalle altre ai sensi della disciplina comunitaria e le Pmi devono rispondere ai
requisiti europei.
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