Il rosmarino è uno tra i più
classici aromi usati nella nostra cucina tradizionale, ottimo sia per
insaporire la carne che nel cucinare le verdure (legumi e patate soprattutto).
Si tratta di una pianta sempreverde molto resistente e di conseguenza semplicissima
da coltivare, si può tenere sia nell’orto che in vaso, fa parte della famiglia
delle lamiacee, come il basilico e la salvia. Il rosmarino (rosmarinus
officinalis) è un arbusto che forma dei cespuglietti semplici da tenere
ordinati, può quindi occupare senza problema un angolo in giardino oppure fare
bella mostra sul balcone, conviene averlo vicino alla cucina in modo da poterne
cogliere un rametto all’occorrenza e usarlo direttamente. Le foglie di questa
pianta aromatica sono caratteristiche, strette e lunghe, e sono le parti
maggiormente profumate, per cui si usano come spezia. I fiori del rosmarino tra
il bianco e il viola compaiono in primavera e sono commestibili come le
foglie.riga verde dei consigli
Il terreno e il clima adatti al
rosmarino
Clima. Il rosmarino è una pianta
mediterranea, ama il caldo e una buona esposizione solare. Tuttavia si adatta
bene anche a esser tenuto in mezzombra e resiste al freddo, si può coltivare
anche in montagna. Può essere danneggiato da gelate di lunga durata.
Terreno. Si tratta di una
coltivazione molto adattabile, che preferisce la terra arida e sciolta, non
teme particolarmente la siccità. Bene quindi a un fondo sabbioso che sia
drenante, non serve grande ricchezza di materia organica, è invece importante
che il terreno dove viene coltivata questa erba aromatica non sia troppo umido.
Se si vuole coltivare il rosmarino in un terreno molto compatto e argilloso
meglio mischiare un po’ di sabbia prima di piantarlo, in modo da rendere più
leggero e drenante il suolo.
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Seminare il rosmarino
Semina o moltiplicazione. Il
rosmarino si può seminare partendo dai semini, riprodurlo per talea o
moltiplicarlo da propaggine. Moltiplicare le piante di rosmarino è molto
semplice, basta prendere un rametto di circa 10/15 cm di lunghezza da una
pianta esistente, meglio sceglierlo nella parte bassa della pianta, il più
vicino possibile alle radici. A questo punto si tolgono le foglie, lasciandole
solo sulla cima e si spela un poco la corteccia alla base del rametto, dove
dovrà radicare. Si aspetta di veder comparire le radici lasciando in acqua il
rametto (3 -7 giorni) per poi piantarlo in vaso. Una volta ottenuta la piantina
di rosmarino è possibile effettuare il trapianto in pieno campo, oppure lo si
trasferisce in un vaso di dimensione maggiore se si vuole tenerlo sul balcone.
Come periodo i rametti si possono staccare in qualsiasi periodo, ma meglio che
il clima sia mite, lo stesso vale per il trapianto, che è consigliabile fare in
primavera (nord Italia) o autunno (sud e zone calde).
Sesto di impianto. Il rosmarino è
un arbusto cespuglioso generalmente nell’orto domestico si mette una sola
pianta, che dovrebbe essere sufficiente a soddisfare le esigenze della famiglia
per quanto riguarda questa spezia. Se si vuole coltivare rosmarino mettendo più
di una pianta meglio tenere 50/70 cm di distanza tra un cespuglio e l’altro.
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Coltivare il rosmarino
Il rosmarino è una delle piante
più facili da coltivare, essendo perenne non necessita di essere seminata ogni
anno e di conseguenza occupa un posto fisso. Le cure che richiede sono davvero
poche. La pianta è sempre verde, ma smette di crescere col caldo eccessivo
(estivazione) se coltivata in zone calde oppure durante l’inverno dove il clima
è più rigido.
Irrigazioni. Il rosmarino ama i
climi aridi e spesso si accontenta dell’umidità dell’aria. Richiede
un’irrigazione costante durante il suo primo anno di vita, poi si interviene
bagnando solo in periodi di calura e aridità e comunque con molta moderazione.
In ogni caso non si deve mai bagnare troppo la pianta, per evitare marciumi
radicali.
Il rosmarino in vaso. Questa
pianta officinale è perfetta anche per la coltura sul balcone, le dimensioni
del vaso possono essere variabili in relazione alla dimensione della pianta. Se
ne avete la possibilità meglio scegliere un vaso grande, che chiederà meno
irrigazione e permetterà al rosmarino un miglior sviluppo. La terra da usare deve essere sciolta e
drenante (torba mista a sabbia ad esempio) e un fondo di ghiaia o argilla
espansa per garantire lo scolo dell’acqua è sempre una buona precauzione. E’
una pianta da bagnare raramente (ogni 10-15 giorni) e meglio non avere il
sottovaso che va a formare ristagni potenzialmente nocivi.
Concimazione. Non si tratta di
un’operazione necessaria, può aiutare una o due volte l’anno un apporto di
elementi nutritivi, privilegiando le concimazioni a lenta cessione (non concimi
liquidi). L’apporto di azoto e potassio è utile a favorire le fioriture.
Potature. Non servono particolari
potature per la pianta di rosmarino, i rami possono essere tagliati per
regolare le dimensioni dell’arbusto. Questa pianta non soffre particolarmente
quando viene potata.
Malattie e parassiti. Il rosmarino
non teme molto le avversità, se si evitano i ristagni che provocano marciumi
radicali difficilmente si verificheranno problemi.
Raccolta e utilizzo del rosmarino
Raccogliere il rosmarino. Questa
aromatica si raccoglie al bisogno, tagliando le cime dei rami della pianta. Si
può cogliere tutto l’anno, anche durante la fioritura (i fiori stessi sono
eduli). La raccolta serve anche a mantenere le dimensioni della pianta e a
stimolare il ricaccio dei getti.
Il rosmarino in cucina e la
conservazione. Essendo un’aromatica sempre verde la conservazione non è un
problema che si pone per chi coltiva il rosmarino nell’orto o in vaso. Ogni
volta che serve si può prendere un rametto di rosmarino e utilizzarlo
direttamente in cucina. E’ comunque possibile essiccare questa spezia, che
mantiene abbastanza il suo aroma. Tritando il rosmarino secco insieme ad altre
spezie e al sale si può fare un ottimo condimento per arrosti, carne e pesce.
Pianta officinale: proprietà del
rosmarino. Il rosmarino è una pianta officinale che racchiude nelle sue foglie
olii essenziali e ha proprietà utili all’organismo. In particolare questa
spezia, come diverse altre aromatiche, si dice abbia ottime proprietà digerenti
e in generale un effetto benefico sull’apparato gastrointestinale. Si parla
inoltre di azione tonificante, di proprietà deodorante e di favorire la
diuresi.
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