La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) è un
lepidottero altamente distruttivo per le piante, poiché priva le pinete del
fogliame, inoltre è pericoloso per i cani e per l’uomo. Le processionarie si
trovano sui pini e talvolta anche sui cedri. Nei cani che entrano in contatto
con la loro peluria urticante le processionarie possono provocare gravi
lesioni.
Il nome processionaria deriva dall’abitudine di questi
insetti di spostarsi in fila come in una vera e propria processione. I peli
della processionaria sono fortemente urticanti e per questo ne devono stare
alla larga sia gli animali che le persone.
Processionaria nell’uomo
Conosciamo la processionaria soprattutto come pericolo per i
nostri amici a quattro zampe ma questo insetto ha degli effetti davvero dannosi
quando entra in contatto con l’uomo. A contatto con la nostra pelle i peli
della processionaria provocano una reazione urticante dovuta al rilascio di
istamina, la stessa sostanza che viene rilasciata in caso di reazioni
allergiche. Contatto dopo contatto le reazioni peggiorano, fino al rischio di
shock anafilattico.
Nell’uomo la processionaria provoca:
In caso di contatto con gli occhi: rossore, bruciore,
congiuntivite.
In caso di inalazione: irritazione delle vie respiratorie.
In caso di ingestione: infiammazione delle mucose della
bocca e dell’intestino.
Dovrete risciacquare subito la pelle e gli occhi. Se notate
una reazione grave il consiglio è di chiamare il medico o di andare al pronto
soccorso.
Processionaria nel cane
I peli urticanti della processionaria si staccano facilmente
dal corpo di questi insetti e possono entrare a contatto con il manto, con la
bocca, con le mucose e con la lingua dei cani provocando una vera e propria
distruzione del tessuto cellulare con danni anche gravi come processi di
necrosi e perdita di porzioni della lingua come conseguenza. Ecco perché è
molto importante fare attenzione e tenere i cani lontani dalle processionarie.
La processionaria nei cani provoca:
Improvvisa salivazione acuta
Processo infiammatorio della bocca
Ingrossamento patologico della lingua
Rischio di soffocamento
Processi di necrosi
Perdita di porzioni della lingua
Febbre
Vomito
Diarrea
Perdita di vivacità
Rifiuto del cibo
Processionaria, rimedi
Quando si viene a contatto con la processionaria bisogna
cercare di risciacquare il prima possibile la parte interessata. Nel caso dei
cani che sono entrati a contatto con la processionaria tramite la loro bocca è
necessario indossare dei guanti e fare dei lavaggi con acqua o con acqua e bicarbonato
per poi raggiungere il veterinario più vicino. Se il problema della
processionaria interessa l’uomo il consiglio è di chiamare il medico e di
andare in farmacia per ottenere un rimedio adatto da applicare.
Processionaria, periodo a rischio
A partire da marzo, in primavera e in estate, comincia il
periodo di rischio per la processionaria. Durante la bella stagione gli
incontri con la processionaria vicino ai pini o nei pressi dei cedri potrebbero
essere più frequenti. Soprattutto bisogna fare attenzione all’abitudine dei
cani di andare a leccare o ad annusare vicino ai tronchi degli alberi. Meglio
tenerli alla larga dai pini nel corso del periodo di diffusione della
processionaria.
Processionaria disinfestazione
In Italia dal 1998 la lotta a questo insetto è obbligatoria
nelle aree ritenute a rischio infestazione.
Lotta meccanica: quando si opera nelle vicinanze delle
larve, è necessario coprire ogni parte del corpo (es. con guanti, maniche
lunghe, occhiali, foulard sul viso) al fine di evitare il contatto coi peli
urticanti ed in seguito lavare i vestiti utilizzati. I peli urticanti, infatti,
sono molto fini e quindi possono essere facilmente trasportati dall'aria. Una
tecnica consiste nella distruzione delle larve, tagliando le cime dei rami contenenti
i nidi. Tale metodo presenta il rischio che i peli urticanti presenti nel nido
e sulle larve possano cadere sull'operatore.
Lotta chimica: avviene con l’utilizzo di larvicidi
specifici.
Lotta biologica: la prima tecnica prevede l'uso di prodotti
a base di Bacillus thuringiensis, ssp. kurstaki. Questa tecnica risulta
difficile da attuare o molto costosa quando gli esemplari infestati sono di
grandi dimensioni. Inoltre, vista la presenza di nidi sericei a protezione
delle larve, non è detto che tutte vengano raggiunte dal bacillo. La seconda
tecnica prevede, invece, l'uso di trappole sessuali (trappole a feromoni).
Queste trappole rappresentano il miglior metodo di contrasto al lepidottero
parassita.
Avete mai avuto problemi a causa della processionaria? Come
vi siete comportati?
Autore: Marta Albè
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