
La situazione è drammatica con la forbice dei prezzi tra
produzione e consumo che si è allargata in una situazione in cui l’agricoltura
deve fare i conti con i gravi danni provocati dal caldo e dalla siccità. I
prezzi della frutta aumentano di 3-4 volte dal campo alla tavola con i
centesimi pagati agli agricoltori che diventano euro per i consumatori. Proprio
nel momento in cui si assiste ad un aumento della domanda per fronteggiare il
grande caldo, pratiche commerciali sleali lungo la filiera stanno provocando
situazioni di crisi diffuse per i coltivatori di frutta estiva che chiede
interventi per prevenire e perseguire tali pratiche.
Occorre estendere al più presto l’obbligo di indicare in
etichetta la provenienza della frutta trasformata in conserve e succhi per
evitare che venga spacciata come Made in Italy quella importata dall’estero, ed
aumentare i controlli sull’ortofrutta fresca di importazione, spesso
etichettata e venduta per nazionale. Serve un impegno di filiera per salvare il
frutteto italiano che si è ridotto di un terzo (-33%) negli ultimi quindici
anni con la scomparsa di oltre 140mila ettari di piante con il rischio di far
perdere all’Italia il primato europeo nella produzione di una delle componenti
base della dieta mediterranea.
Fonte: Coldiretti Giovani Imprese
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