I dati rilevati dall'Ismea
registrano nel terzo trimestre 2016 un nuovo calo dei prezzi dei fattori
produttivi nel settore agricolo.
Buone notizie per gli agricoltori
sul fronte dei costi di produzione. Infatti, per quanto riguarda il terzo
trimestre 2016, l’indice Ismea ha rilevato un ammontare di spese sostenute da
parte delle imprese agricole inferiori a quelle sostenute nel 2015. L’indice
dei prezzi dei mezzi correnti di produzione elaborato dall'Ismea, nel mese in
esame, si porta a quota 102,8, mostrando sostanziale stabilità sul livello dei
costi del 2016 (-0,3% il calo rispetto al mese di agosto), ma risultando in
flessione di 2,2 punti percentuali su base annua.
Focalizzando l’attenzione su ogni
voce di spesa, la componente che ha determinato il calo dei costi per la
produzione agricola è in particolare quella relativa ai prodotti energetici,
con un -7,9% rispetto al 2015. Le motivazioni sono perlopiù legate alle
quotazioni del petrolio, in leggero ribasso ma comunque strettamente connesso
al prezzo degli energetici. Altri segni meno sul fronte dei costi si sono
registrati per i prodotti fertilizzanti e fitosanitari (-3,9% e -1,2%), mangimi
(-2,8%), oltre a un calo più sostenuto per materiali vari, attrezzi e piccoli
apparecchi (-5,4%).
Sono quindi le aziende produttrici
di prodotti vegetali a trarre il vantaggio maggiore dal calo dei costi di
produzione. Per quanto riguarda il settore zootecnico, il calo ad agosto è
stato dello 0,9%, con una flessione tendenziale di due punti percentuali. Se la
contrazione ha riguardato tutte le principali produzioni, i dati di dettaglio
evidenziano un ribasso particolarmente rilevante nel segmento produttivo delle
uova (-10,7% su base annua), imputabile al forte ribasso della voce di costo
per l’acquisto degli animali del segmento avicolo (-18,7%).
Considerando anche la fine del
terzo trimestre, la variazione acquisito dei prezzi dei mezzi correnti di
produzione per l’anno solare 2016 si attesta sul -2,1% per l’indice generale e
del -2,8% per le coltivazioni, senza dimenticare il -1,5% per l’indice dei
prodotti zootecnici.
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