In Italia ci sono circa 100 morti all'anno per il
ribaltamento del trattore; con un miliardo di euro si potrebbe adeguare tutto
il parco macchine. A Eima 2016 il punto sulla situazione.
Dopo l'apertura di Eima International con il convegno
politico "Macchine per l'agricoltura: una nuova agenda europea",
l'Inail ha tenuto, sempre presso il quartiere fieristico di Bologna, un
seminario dal titolo "La revisione delle macchine agricole: un'opportunità
per migliorare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e nella circolazione
stradale".
L'incontro è stato un'occasione di confronto tra funzionari
della pubblica amministrazione, ricercatori ed esperti del settore, sugli
aspetti tecnici e procedurali relativi alla revisione delle macchine agricole
prevista dall’articolo 111 del Nuovo codice della strada. I partecipanti hanno
inoltre illustrato i ruoli e i percorsi che sono necessari per giungere
all'obbligo di revisione, al fine di migliorare i livelli di sicurezza sia nei
luoghi di lavoro che nella circolazione stradale.
Ad aprire la conferenza stampa Mario Longo, direttore
regionale dell'Emilia Romagna che, dopo una breve introduzione, ha lasciato la
parola al moderatore Tommaso De Nicola, vicario Direzione Centrale Prevenzione.
A partecipare al dibattito Maurizio Vitelli, del ministero delle Infrastrutture
e dei trasporti, Michele Candreva, del ministero del Lavoro e delle politiche
sociali, Gabriella Mancini, Inail-Contarp, Eugenio Ariano, GdL Prevenzione in
Agricoltura e selvicoltura del Cti, Vincenzo Laurendi, Ditsipia settore Ricerca
e Domenico Di Salvo, direzione Centrale Prevenzione e Mario Fargnoli, direzione
generale dello Sviluppo rurale.
"Nel 2010 gli infortuni sul lavoro sono stati circa
800mila - ha annunciato Candreva - e sono costati all'Italia circa 24 miliardi
di euro. Il costo medio di ogni singolo incidente è pari a 30mila euro,
equivalente a uno stipendio lordo di un lavoratore medio. Se si riuscisse a
ridurre anche del 25 per cento il numero degli infortuni si potrebbe
implementare l'occupazione con 200mila posti di lavoro all'anno".
Candreva ricorda che dal 2012 con il decreto 11 aprile 2011,
anche i soggetti privati SS.AA. sono abilitati nell'effettuare delle verifiche
periodiche sulle attrezzature. I SS.AA. devono soddisfare i requisiti previsti
dal decreto 11 aprile 2011, primo fra tutti il rispetto della norma Uni Cei En
Iso/Iec 17020 e devono inoltre rispettare i requisiti di indipendenza e
imparzialità.
In aggiunta, la circolare numero 5 del 3 marzo 2015 ha
consentito la regolarizzazione di circa 44mila verifiche. Infatti, da
un'analisi dei dati, emerge un incremento significativo degli inserimenti sul
portale da parte dei soggetti abilitati che è dunque passato da un totale di
97.274 a 141.193 nel giro di pochi mesi.
"Dobbiamo lavorare sulle persone e dobbiamo cercare di
far crescere la loro consapevolezza - ha spiegato Mancini, dell'Inail-Contarp -
Un lavoro ben svolto è una garanzia di sicurezza per l'operatore finale che
deve guidare il trattore. Le figure del datore di lavoro, del conducente e del
lavoratore sono formate per obbligo di legge, invece, il manutentore e il fornitore
no e noi dell'Inail dobbiamo lavorare proprio su questo, dobbiamo formare
queste figure professionali. Per questo motivo abbiamo messo a disposizione
diversi corsi di formazione tra cui il "Corso di formazione per
rivenditori di macchine agricole" dedicato ai manutentori e ai fornitori
e, ad oggi, abbiamo formato più di 300 persone".
"Il registro degli infortuni "non
professionali", frutto di un lavoro congiunto tra Inail e Asl, raccoglie
tutti gli infortuni mortali avvenuti con il trattore - ha dichiarato Ariano -
Mediamente ci sono circa 100 morti all'anno per il ribaltamento del trattore ed
è proprio questa tabella che ha convinto il mondo politico a fare partire la
revisione dei trattori".
"In Germania, ad esempio, l'andamento degli infortuni
mortali annui, dato dal ribaltamento dei trattori, prima della normalizzazione
dei trattori era di 181 casi, mentre dopo aver messo in regola le macchine i
casi sono scesi a 10-15 negli ultimi anni" ha concluso Ariano
"Dall'osservatorio Inail - ha sottolineato Laurendi -
lo scorso anno, nel settore agroforestale, gli infortuni mortali sono stati 205
mentre quelli gravi 281, per un totale complessivo di 486 casi".
L'Inail ha classificato questi infortuni gravi o mortali in
base all'agente materiale e solo nella sezione "trattore" gli
incidenti gravi sono stati 146 mentre quelli mortali 137. Di questi 137
incidenti mortali, 106 sono stati causati dal ribaltamento o rovesciamento del
trattore.
Sulla base dei dati disponibili è possibile presumere che il
parco nazionale trattori conti circa 668 mila esemplari sprovvisti di strutture
di protezione in caso di capovolgimento e di circa 1 milione e 240 mila
esemplari sprovvisti di cinture di sicurezza. Secondo una stima eseguita da
Laurendi, 850-1.600 euro è il costo necessario per far installare tutte o
alcune strutture di protezione su un singolo trattore.
"Calcolando che il parco macchine italiano è costituito
da 700-800 mila trattori circolanti, con 1 miliardo di euro riusciremmo ad
adeguare tutte le macchine e tuteleremmo gli operatori finali" ha concluso
Laurendi.
"Dal 2010 al 2015 l'Inail, attraverso l'emanazione dei
bandi Isi, ha stanziato oltre 1,3 miliardi di euro - ha illustrato Di Salvo -
soldi che sono stati messi a disposizione delle imprese per la realizzazione di
interventi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro".
"L'Inail è intervenuto nel settore agricoltura anche
con il bando Fipit 2014 - ha aggiunto Di Salvo - e ben 15 milioni di euro sono
stati destinati al finanziamento per le piccole e micro imprese".
Di Salvo ha inoltre ricordato l'apertura del Bando Isi agricoltura
2016 in cui l'Inail finanzia le microimprese e le piccole imprese operanti nel
settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli per l’acquisto
o il noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali o di
macchine agricole e forestali.
Con questo bando, aperto dal 10 novembre 2016 al 20 gennaio
2017, l'Inail mette a disposizione 45 milioni di euro suddivisi in due assi di
finanziamento differenziati in base ai destinatari: il primo asse è riservato
ai giovani agricoltori e la dotazione destinata è pari a 5 milioni di euro,
mentre il secondo asse è disponibile per la generalità delle imprese agricole
con dotazione di 40 milioni di euro.
I finanziamenti sono a fondo perso e vengono assegnati fino
a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di
ricezione delle domande. Il contributo, per un massimo di 60 mila euro e un
minimo di 1000 euro, viene erogato a seguito del superamento della verifica
tecnico amministrativa e la conseguente realizzazione del progetto.
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