In Umbria l’alleanza tra Confagricoltura e Uncai fa massa
critica per aprire i finanziamenti europei a tutte le aziende agricole.
Cecchini: “In gennaio un tavolo tecnico con i contoterzisti su gasolio e
psr".
I contoterzisti agricoli sono quei professionisti che
permettono anche alle piccole e medie aziende agricole di accedere ai
finanziamenti europei. È quanto è emerso sabato scorso a Montebuono di Magione
(PG), nel corso dell’assemblea annuale di Contoterzisti Umbria, associazione
aderente a livello nazionale a Uncai. Hanno partecipato all’incontro
l’assessore all’agricoltura della regione Fernanda Cecchini, il presidente di
Uncai Aproniano Tassinari, il presidente di Contoterzisti Umbria Sergio
Bambagiotti, il direttore di Confagricoltura Umbria Cristiano Casagrande, il
vice segretario generale della confederazione Alessandro Sdoga e il sindaco di
Magione Giacomo Chiodini. Sponsor della giornata Lovol Arbos Group, Topcon e
Agrotyre Pneumatici.
“Io resto, anche se ci sono regole inadeguate per lo
sviluppo del contoterzismo”, così ha esordito Sergio Bambagiotti. “Gli imprenditori
agromeccanici sono portatori sani di tecnologia e innovazione. Se resto in
prima linea è per dare dignità all’agricoltura e al contoterzismo umbro, perché
in regione la politica deve riconquistare il suo primato sull’economia e sul
mercato”.
L’assessore Fernanda Cecchini si è detta disponibile ad
aprire un tavolo in Regione per risolvere alcuni problemi dei contoterzisti: “I
primi di gennaio possiamo incontrarci. I contoterzisti sono strettamente legati
al mondo agricolo, rendendo possibili lavorazioni rispettose dell’ambiente e
migliorando la competitività delle aziende agricole medie e piccole. L’Europa
non ci ha concesso di inserirli tra i beneficiari dei piani di sviluppo rurale,
ma chiedendo di sviluppare reti di imprese si è resa conto che occorre fare
massa critica per introdurre certe innovazioni e affermare il principio di pari
opportunità per tutte le aziende agricole, non solo per quelle molto grandi. È
quindi importante il contributo dei contoterzisti, anche per verificare che i
criteri per la definizione dei bandi dei psr siano stati corretti”.
I contoterzisti sono l’anima dell’agricoltura, ha detto il
presidente di Uncai Aproniano Tassinari nel suo intervento: “Gli investimenti
vengono fatti dai contoterzisti, una categoria che non ha mai cercato i
riflettori. Ha sempre lavorato in campo. Ma se al momento della trebbiatura
facesse uno sciopero delle mietitrebbie, non avremmo più grano. Si tratta solo
di una provocazione. Ma la politica deve cambiare passo e riconoscere nel
contoterzismo l’unica strada percorribile per il rinnovamento tecnologico e per
l’efficientamento del settore primario. La collaborazione tra Uncai e
Confagricoltura in Umbria dimostra alla politica che, con i contoterzisti, le
aziende agricole di tutte le dimensioni possono competere ad armi pari anche
sui mercati internazionali con risultati economici e sociali che non devono
essere dispersi”.
UNA CURIOSITÀ
“Io resto”, ha tuonato Sergio Bambagiotti nel suo
intervento. Il riferimento era al sergente mitragliere Angiolo Zampini che
difese da solo il paesino friulano di Farla dall’avanzata dell’esercito
austro-tedesco, finché non lo raggiunse un proiettile nemico alla nuca. È la
Prima guerra mondiale e a quel giovane mitragliere neppure friulano, ma umbro,
di Città di Castello, non venne tributato alcun riconoscimento nonostante
permise a 300 civili di mettersi in salvo. Aveva infatti ricevuto l’’ordine di
ripiegare, ma lui disubbidì. Solo lo scorso 29 ottobre, a 100 anni dalla sua
morte, ha ottenuto la Decorazione d’onore alla memoria. “Angiolo Zampini nacque
a 4 km da casa mia - ha detto Bambagiotti –. Come lui resto, anche se molte
regole si sono dimostrati inadeguati. I contoterzisti sono portatori sani di
tecnologia e innovazione. Se resto in prima linea è per dare dignità
all’agricoltura e al contoterzismo, perché la politica deve riconquistare il
suo antico primato sull’economia e sul mercato”.
Fonte: UNCAI
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