Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
comunica che si è tenuta oggi a Milano la presentazione nazionale del primo
sistema pubblico di riconoscimento delle "Mense biologiche
scolastiche" certificate, che saranno operative dal prossimo anno scolastico.
La presentazione si è svolta in una scuola di Milano alla presenza del Ministro
Maurizio Martina.
Per la prima volta in Italia vengono definite e regolate le mense
biologiche, dando così maggiori informazioni agli studenti e alle famiglie.
Sono stati presentati i criteri di classificazione,
concordati con il Ministero dell'Istruzione, le Regioni e i Comuni, e i marchi
che identificano le mense biologiche scolastiche. La norma, infatti, prevede
che le scuole che vorranno utilizzare il marchio volontario dovranno inserire
delle percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici, dei requisiti e
delle specifiche tecniche fissate.
Per quanto riguarda i loghi si tratta di due medaglie,
argento e oro con la eurofoglia che è il simbolo Ue del biologico, e che
contraddistinguono le due tipologie di mense previste dalla legge, con l'oro
che corrisponde a una qualificazione d'eccellenza legata a una maggiore
percentuale di utilizzo di prodotti biologici.
Con l'obiettivo di ridurre i costi a carico degli studenti e
realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole è anche
istituito un fondo stabile gestito dal Ministero delle politiche agricole con
le Regioni.
"Il nostro impegno - ha dichiarato il Ministro Maurizio
Martina - per favorire e promuovere modelli agricoli e alimentari sostenibili
va avanti anche attraverso il progetto delle mense scolastiche biologiche
certificate. Abbiamo fissato regole chiare e condivise per valorizzare le
scuole che vogliono favorire l'utilizzo di prodotti biologici, favorendo i
principi di una sana alimentazione. Ci sono criteri di premialità anche per chi
riduce gli sprechi alimentari e utilizza prodotti del territorio, per
un'integrazione di filiera che coinvolga i produttori agricoli biologici
locali. Il Fondo che abbiamo istituito potrà contribuire a
rendere più accessibili i servizi e a proseguire le azioni di educazione
alimentare
iniziate con la stagione di Expo Milano. L'Italia si
conferma anche con questi strumento un punto di riferimento per il biologico nel
mondo. Abbiamo oltre 1,8 milioni di ettari coltivati e più di 70mila operatori,
con questo ulteriore tassello rendiamo più forte il settore".
I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
La mensa scolastica, per qualificarsi come biologica, è
tenuta a rispettare, con riferimento alle materie prime di origine biologica,
le seguenti percentuali minime di utilizzo in peso e per singola tipologia di
prodotto
MARCHIO ARGENTO:
- frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine
vegetale (escl. succhi di frutta), pane e prodotti da forno, pasta, riso,
farine, cereali e derivati, olio extravergine: 70%
- uova, yogurt e succhi di frutta: 100%
- prodotti lattiero-caseari (escl. yogurt), carne,
pesce da acquacoltura: 30%
È prevista anche una qualificazione di eccellenza della
mensa scolastica biologica nel caso in cui l'utilizzo di materie prime di
origine biologica raggiunga le percentuali in peso e per singola tipologia di prodotto
di seguito indicate
MARCHIO ORO:
- frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine
vegetale (escl. succhi di frutta), pane e prodotti da forno, pasta, riso,
farine, cereali e derivati, olio extravergine: 90%
- uova, yogurt e succhi di frutta: 100%
- prodotti lattiero-caseari (escl. yogurt), carne,
pesce da acquacoltura: 50%
CRITERI DI PREMIALITÀ
Per ridurre lo spreco
alimentare e l'impatto ambientale, le stazioni appaltanti inseriscono nei bandi
di gara, tra gli altri, i seguenti criteri di premialità:
- impegno a recuperare i prodotti non somministrati e a
destinarli ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a
fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti
alimentari
- percentuale di
utilizzo di alimenti biologici prodotti in un'area vicina al luogo di
somministrazione del servizio per ridurre l'impatto ambientale. L'area di
produzione è considerata vicina se si trova in un raggio massimo di 150 km.
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