"Non c'è pace per i nostri olivicoltori: la campagna
2017 è stata fortemente compromessa dai furti all'ordine del giorno. Le razzie
non si fermano e gli agricoltori non possono dormire sonni tranquilli,
costretti anche a ronde notturne, per scoraggiare i ladri e salvaguardare il
loro prodotto". È Nicola Cantatore, direttore provinciale Cia Bat e
Foggia, a lanciare l'ennesimo allarme davanti ad un fenomeno che sembra ormai
inarrestabile. Uno degli ultimi furti è avvenuto nella notte del 5 dicembre, in
un'azienda in agro di Andria, in Contrada Azzariti. Sono stati rubati circa 30
quintali di olive. "In pochi minuti, i ladri -prosegue il direttore
provinciale Cia Bat e Foggia Nicola Cantatore- vanificano il lavoro e i
sacrifici degli agricoltori. Il danno non è quantificabile solo sulla base del
prodotto sottratto, perché chiaramente c'è quello subito dalle piante. A questo
si aggiunga che alcune aziende hanno scelto di raccogliere le olive non mature,
a discapito della qualità e quantità di olio. Peraltro, non è stato facile
condurre a compimento la campagna olivicola, considerata la siccità che aveva
già messo a dura prova i nostri terreni". Il fenomeno dei furti di olive è
emerso già da qualche anno, ma ora si registra un aumento significativo degli
episodi, in tutta la Puglia. Nelle campagne del foggiano, dal Gargano al
Tavoliere, dopo l'intensificazione dei controlli disposta nell'ambito del
Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica, su sollecitazione
delle associazioni di categoria e dei sindaci dei centri maggiormente
interessati, le forze di polizia, in più occasioni, hanno recuperato la
refurtiva e colto in flagranza di reato i colpevoli. "Su tutto il
territorio regionale occorre garantire il presidio delle campagne e coordinare
le attività di controllo -è l'appello del presidente regionale CIA Puglia
Raffaele Carrabba- I nostri agricoltori non possono diventare anche guardiani
notturni per salvare il frutto del loro lavoro e difendersi dalla malavita. Sin dal principio, abbiamo chiesto
di intervenire nei frantoi, con accurati controlli sulle olive in entrata. Così
come occorre, a nostro avviso, inasprire le sanzioni anche per chi ritira la
merce rubata. Gli uliveti della regione sono stati saccheggiati nonostante i
disperati appelli del mondo agricolo. Oggi il bottino sono le olive, domani
saranno altri prodotti, mezzi agricoli e cavi di rame se la sicurezza delle
campagne non dovesse rappresentare una priorità per le istituzioni a tutti i
livelli".
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