
«Gli agricoltori raccolgono solo le briciole del valore
aggiunto creato dalla catena di approvvigionamento alimentare nell’UE», ha
dichiarato Hogan, precisando che l’Esecutivo comunitario intende rispondere a
questo problema proponendo nuove misure finalizzate a rafforzare la posizione
dei produttori sul mercato e a proteggerli da shock futuri.
La Commissione ha anche pubblicato i risultati della
consultazione pubblica, svoltasi tra agosto e novembre, lanciata per conoscere
l’opinione al riguardo di tutti gli interessati. L’analisi dei dati evidenzia
che la larghissima maggioranza dei partecipanti è a favore di un’azione a
livello europeo per una catena alimentare più equa.
Secondo buona parte degli intervistati, le pratiche
commerciali sleali sono piuttosto comuni e danneggiano con maggiore probabilità
gli agricoltori. Ne sono esempi le modifiche unilaterali e retroattive dei
contratti, le cancellazioni all’ultimo minuto di ordini relativi a prodotti
deperibili, la richiesta di pagamenti anticipati per ottenere o mantenere un
contratto, la richiesta di pagamenti supplementari per avere prodotti esposti
favorevolmente sugli scaffali.
(© Osservatorio AGR)
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