Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
rende noto che è stato approvata oggi alla Camera la legge per la promozione di
interventi di ripristino, recupero e salvaguardia degli agrumeti
caratteristici.
In particolare con questo provvedimento viene istituito un
Fondo per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici che per il 2017 è pari
a 3 milioni di euro. L'assegnazione dei contributi, che dovrà dare priorità
alle tecniche di allevamento tradizionale e all'agricoltura integrata e
biologica, prevede il coinvolgimento delle regioni, che dovranno stabilire l'ammontare
delle risorse da destinare agli interventi di recupero e di ripristino, le
modalità e i tempi per la presentazione delle domande, la selezione dei
progetti e la formazione delle graduatorie.
Per agrumeti caratteristici si intendono quelli che hanno
particolare pregio varietale paesaggistico, storico e ambientale, situati in
aree vocate alla coltivazione di specie agrumicole dove le caratteristiche
climatiche ed ambientali siano capaci di conferire al prodotto specifiche
caratteristiche. Le aree agrumetate ritenute di interesse per il loro valore
storico, paesaggistico e di salvaguardia del territorio rurale ricadono
prevalentemente nella riviera ionica della Sicilia, nella riviera ionica e
tirrenica della Calabria, nella penisola sorrentina, nella costiera amalfitana
e nelle isole del golfo di Napoli, nel Gargano e intorno al Lago di Garda.
"L'approvazione di questo provvedimento - ha commentato
il Ministro Maurizio Martina - è molto importante per questo settore perché
consentirà di sostenere e salvaguardare i territori a particolare vocazione
agrumicola del nostro Paese che negli ultimi anni hanno dovuto attraversare una
fase complicata.
Riconoscere l'importanza di queste aree significa compiere
un importante passo in avanti per lo sviluppo sostenibile. L'obiettivo infatti
è anche quello di salvaguardare la distintività delle nostre ricchezze naturali
riconoscendo agli agrumicoltori un ruolo fondamentale nella tutela ambientale e
paesaggistica soprattutto in alcune aree ad alto rischio di dissesto
idrogeologico."
"Abbiamo definito la cornice legislativa - dichiara il
Sottosegretario Castiglione - entro cui tutelare e valorizzare gli agrumeti
caratteristici, uno dei simboli dell'agricoltura italiana. Si completa così un
iter molto lungo ma che conferma l'impegno del Governo verso un comparto
agricolo così strategico per alcune aree del Paese. Ciò rappresenta un passo in
avanti fondamentale considerato che - conclude Castiglione - da oggi, le
Regioni potranno destinare le risorse per raggiungere questi obiettivi di
recupero degli agrumeti caratteristici, bene paesaggistico da salvaguardare e
strumento di tutela del territorio".
LE PRODUZIONI AGRUMICOLE ITALIANE
Le superfici dedicate alle arance coprono quasi il 60% del
totale agrumi seguite da clementine (19%) e limoni (17%).
Le regioni più rappresentative per quota di produzione sono
la Sicilia con oltre 85 mila ettari investiti, la Calabria con 37 mila ettari e
la Puglia con circa 10 mila ettari: queste tre regioni insieme riuniscono oltre
il 90% delle aree coltivate ad agrumi sul territorio nazionale.
Secondo le ultime rilevazioni Ismea, le varietà di arance
più diffuse sul territorio italiano sono il Tarocco Comune che detiene il 42,5%
delle superfici totali; la Navelina (18,2%), il Tarocco Gallo (10,4%), il Moro
(9,3%), il Sanguinello (5,1%), il Tarocco nocellare (4,5%) e il Washington
Navel (2,6%).
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