Assise plenaria per i GAL pugliesi, convocati dall’Assessore
Leo Di Gioia presso il Palazzo dell’Agricoltura per fare il punto della
situazione e, a partire dall’ascolto delle eventuali critiche, accogliere le
relative proposte migliorative.
Un modus operandi perfettamente rispondente alla gestione
partecipata stile Emiliano.
Ai blocchi di partenza sono 23 i Gruppi di Azione Locale
idonei, nonostante i ritardi procedurali dovuti ai ricorsi, le decurtazioni
iniziali e la netta prevalenza delle aree D. Inoltre, nelle more del giudizio,
anche ANCI aveva espresso perplessità in merito alla questione pugliese; a tal
proposito, interessante la dichiarazione resa proprio dall’assessore Di Gioia,
secondo il quale si sarebbe delineata una sorta di “tipicità della Puglia”
riconducibile al fatto che i comuni pugliesi guarderebbero con estremo
interesse alla presenza di agenzie GAL sul territorio, non tanto per
consuetudine quanto piuttosto per gli importanti risvolti socio-territoriali,
oltre che rurali, sottesi.
La possibilità per tutti i GAL proponenti di partecipare a
pari livello di conoscenze alla procedura di selezione – a seguito di
intervento di formazione ad opera della struttura regionale – ha prodotto come
risultato il riconoscimento dell’idoneità per tutti; un intervento mirato e
significativo che ha reso possibile il mantenimento dello status quo
antecedente, fatta salva qualche rara eccezione.
“Ad oggi, pertanto, sono 128 i milioni di € da ripartire tra
23 strutture, a fronte dei 280 milioni da queste ultime richiesti. Il comitato
intersettoriale ha operato una decurtazione e attribuito le risorse, attraverso
un sistema articolato e coerente, distribuendole in maniera proporzionale e
ragionata tra le strutture idonee. Va
aperta una parentesi in merito ai criteri di valutazione dei GAL, specificando
che il deficit di ruralità si evince da indicatori che a volte non sono
particolarmente aderenti ad alcune realtà pugliesi poiché standardizzati su un
procedura che prevede criteri fatti su schede di misura, a loro volta basate
sul PSR, fondato sul regolamento. In
tutto ciò, Bruxelles è determinante!”, ciò chiarisce a chiare lettere
l’Assessore, aperto al dialogo e disponibile a ripercorrere ogni step del
percorso, ricordando a ciascuno le proprie responsabilità e sottolineando
l’imponente lavoro di valutazione tecnica posto in essere dalla struttura.
Un quadro di sintesi da cui è evidente una distribuzione
precisa e coerente delle risorse disponibili. Un dato di fatto significativo,
da cui partire con consapevolezza per programmare responsabilmente il futuro
dei GAL e delle rispettive realtà locali. Il tutto nell’ottica di una
pianificazione ottimale degli interventi con orientamento alla valorizzazione
strategica delle risorse territoriali.
Puntuale giunge l’intervento del Presidente di Copagri,
Fabio Ingrosso, presente ieri all’incontro in qualità di Vicepresidente del Gal
Valle della Cupa: “Siamo al rush finale. Finalmente sembra che si muova anche
qualcosa sul fronte della Misura 19 del PSR Puglia 2014/2020, che riguarda i
gruppi di azione locale pugliesi.
Si tratta di risorse importanti, anche se limitate rispetto
alle esigenze di sviluppo del territorio, che sbloccate, a ogni modo,
serviranno a sostenere lo sviluppo locale attraverso un approccio
partecipativo.
Oggi più che mai diventa importante fare sistema e
utilizzare al meglio i 128milioni di euro che verranno assegnati ai 23 gal, in
maniera sempre più capillare sul territorio per meglio sostenere le imprese e
per creare sviluppo.
Sviluppo, è questa la parola chiave di tutto. Sono proprio i
Gal, infatti, vere e proprie agenzie di crescita per il territorio e sulle
quali occorre puntare maggiormente in futuro”.
Nessun commento:
Posta un commento