Nascerà presto la più grande unione di coltivatori e
produttori olivicoli italiani. Ne hanno dato notizia, in una nota Luigi Canino
e Gennaro Sicolo, rispettivamente presidente di Unasco e presidente di Cno,
che, a margine dell'incontro organizzato da UNASCO, il consorzio nazionale dei
coltivatori e produttori olivicoli dal titolo "Storia dell'olivicoltura di
domani. Tracciamo insieme il nostro futuro", a Telese terme (Benevento)
hanno dato l'annuncio della imminente fusione, avendo ricevuto mandato dalle
assemblee delle rispettive organizzazioni.
La decisione, che rafforza la voce dei produttori di olio
extravergine di oliva di qualità, in coerenza con le modifiche delle politiche
comunitarie che partiranno nel 2020, contribuisce a dare un forte impulso di
convergenza verso un sistema Italia per l'EVO made in Italy, di cui è
espressione la Filiera Olivicola Olearia Italiana FOOI.
"Abbiamo ricevuto mandato nelle rispettive sedute
assembleari di sviluppare tramite i cda il percorso di unificazione delle
nostre organizzazioni perché siamo convinti che sullo scenario internazionale e
ai tavoli istituzionali governativi, solo una compiuta visione strategica
condivisa possa determinare il rilancio di un settore che connota l'agricoltura
italiana, e con essa il nostro territorio, la nostra tradizione, la nostra
capacità come Paese di essere attrattivi verso i flussi turistici
internazionali, sempre più esigenti e concentrati sulla qualità",
sottolineano congiuntamente i presidenti delle due organizzazioni, Luigi Canino
e Gennaro Sicolo.
Nel corso dell'incontro, a Telese terme, è stata anche
sottolineata la necessità sociale, etica, ambientale, oltre che economica, di
intervenire tempestivamente per il recupero degli uliveti abbandonati,
potenziali fonte di rischio incendi in questa stagione di siccità.
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