Un'organizzazione interprofessionale efficace, che risolva
il problema della mancanza di una programmazione adeguata e tempestiva, è lo
strumento indicato a sostegno della filiera del pomodoro dal Coordinamento tra
Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, nel
corso dell'audizione in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
"Ad oggi – ha detto Fabrizio Marzano, vicepresidente di
Confagricoltura Campania - questa mancanza, la continua diminuzione delle
quotazioni del prodotto agricolo, lo scarso rispetto delle regole, e
soprattutto l'assenza di piani strategici condivisi da tutti gli attori hanno
condizionato l'evoluzione del settore in Italia, soprattutto nel Mezzogiorno.
L'Organizzazione interprofessionale deve essere lo strumento per risolvere
queste problematiche, a partire proprio dalla programmazione."
La contrattazione, a parere di Agrinsieme, deve essere
condotta in tempi certi, che non devono superare il mese di dicembre e alle
imprese agricole deve essere riconosciuta una giusta remunerazione, ovvero non
un prezzo palesemente inferiore ai costi di produzione, considerato l'impegno
profuso per garantire un prodotto di elevata qualità all'industria di
trasformazione.
Per questo Agrinsieme propone di istituire un tavolo o una
procedura per il calcolo dei costi di produzione (come fatto da Ismea per il
latte) in maniera da avere poi un parametro per applicare l'art. 4 del decreto
interministeriale 19 ottobre 2012 n. 199, che impone di evitare pagamenti palesemente
inferiori ai costi di produzione.
La filiera ha avviato dei percorsi orientati a migliorare e
l'autoregolamentazione, concretizzatisi nella creazione nel 2014 del Distretto
del Centro Sud e nel riconoscimento di un'organizzazione interprofessionale del
Distretto del Nord Italia. A questo riguardo Agrinsieme accoglie positivamente
la proposta di risoluzione dell'onorevole Mongiello e quindi la costituzione e
il riconoscimento di un'organizzazione interprofessionale al Centro-Sud,
analogamente a quanto avvenuto nel Nord Italia e promuoverà tale iniziativa.
Sulla questione dell'etichettatura d'origine Agrinsieme
ritiene che sia necessario intraprendere un' iniziativa finalizzata
all'armonizzazione comunitaria della disposizione attualmente cogente nel nostro
Paese, sia per quanto riguarda l' identificazione del prodotto
"passata", sia per l'origine del pomodoro da cui deriva. Così come è
essenziale la chiara e condivisa codifica dell'origine a livello comunitario di
tutti i derivati del pomodoro (conserve di pomodoro, concentrato di pomodoro,
passata di pomodoro, pomodori disidratati e semi-secchi), affinché il
consumatore possa avere disponibili tutte le indicazioni necessarie per un
acquisto trasparente, consapevole e informato.
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