Il vecchio trucchetto di mettere nelle cassette la frutta
bella sopra, e quella brutta e piccola sotto, è duro a morire. Nel 2017, quando
non si parla altro che di competitività, di qualità e di concorrenza con
l'estero, pensare di farla franca con queste bassezze è a dir poco ridicolo
In un mercato all'ingrosso del centro nord d'Italia, un
operatore commerciale ha fatto visionare due tipologie di limoni. Una
acquistata in Italia e una in Sudafrica. Estero contro prodotto nazionale,
insomma. Descriviamo il prodotto del Sudafrica: limoni omogenei, uniformi,
tutti di bell'aspetto in tutta la cassa, ben confezionata.
Morale: chiaro che non tutti i produttori lavorano così,
anzi. In questo caso si è trattato di un fornitore che avrà vita breve, almeno
con questo grossista. Allo stesso modo, però, il grossista riferisce che non è
così raro assistere a scene del genere, molto più con il prodotto nazionale che
con quello estero.
Considerando che buona parte del prodotto italiano di questa
confezione (forse un quinto) sarà da gettare, quanto è venuta a costare al
grossista quella partita di limoni rispetto al prezzo di riferimento di 1,50
euro/kg dichiarato dal listino ufficiale del Mercato? A volte, i problemi di
prezzo fra campo e consumatore, stanno anche in questi inghippi.
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