Il caldo mette a rischio il vino europeo: i problemi non
riguardano le viti, ma la ridotta produttività di chi lavora nelle vigne, che
rischia di provocare una perdita economica. Se le temperature sono troppo alte,
il calo di produttività dei lavoratori può arrivare anche fino al 27%. Lo
indica uno studio pubblicato sulla rivista Temperature, dal gruppo coordinato
da Andreas Flouris, dell'università greca di Thessaly.
L'impatto sui lavoratori agricoli è stato anche al centro di
un seminario dell'Accademia dei Georgofili durante il quale si è evidenziato
che il caldo è un "silent killer" poichè i lavoratori hanno
generalmente poca percezione del rischio per la propria salute che essi corrono
lavorando a temperature di stress termico. In agricoltura i più interessati
sono i settori vitivinicolo e florovivaistico.
Inoltre, molti lavori agricoli prevedono mansioni
fisicamente impegnative (abbastanza intense) e ripetitive, che richiedono un
forte dispendio energetico. Tale tipologia di lavoro incrementa lo stress da
caldo sul lavoratore a causa della produzione di calore metabolico in
concomitanza dello sforzo fisico intenso.
I modelli si basano su dati provenienti dalla modellazione
climatica secondo scenari climatologici (RCPs) proposti dal “Intergovernmental
Panel on Climate Change” (IPCC) mostrano che i paesi tropicali saranno i più
colpiti dal calo di produttività lavorativa, in particolare nel settore
agricolo, con una riduzione fino al 30-40% durante la stagione calda. In alcune
parti dell'Europa, tra cui la Toscana e gran parte dell'Italia, saranno
possibili scenari simili.
Il troppo caldo non solo mette a rischio la salute dei
lavoratori (colpo di calore, malattie renali dovute a disidratazione, …) ma ne
abbassa le capacità lavorative e ne aumenta il rischio di esposizione ad
insetti vettori di malattie infettive.
Nel corso del seminario si sono succeduti molti autorevoli
relatori, coordinati dal Prof. Simone Orlandini, i quali hanno condiviso le
proprie esperienze di studio e ricerca per migliorare le conoscenze e stabilire
strategie di intervento mirate. Anche il Progetto Europeo Horizon 2020 tratta
infatti con grande attenzione questo argomento: “Integrated inter-sector
framework to increase the termal resilience of European workers in the context
of global warming (HEAT SHIELD)”.
Fonte: Teatro Naturale
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