L'emergenza siccità non dà tregua al Belpaese e per
contrastarla sono state attivate alcune misure. Tre gli assi principali di
intervento, si legge in una nota del Mipaaf: l'attivazione del fondo di
solidarietà nazionale, l'aumento degli anticipi dei fondi europei Pac e 700
milioni di euro per piano di rafforzamento ed efficientamento delle
infrastrutture irrigue.
Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali,
Maurizio Martina, ha dichiarato: "Siamo in campo per tutelare i produttori
agricoli che stanno subendo danni dalla prolungata siccità di queste settimane.
Abbiamo sostenuto con forza l'emendamento approvato il 20 luglio scorso al
Senato per l'attivazione del Fondo di solidarietà nazionale. È un intervento
necessario anche per le aziende non assicurate per consentire l'utilizzo di
strumenti concreti come la sospensione delle rate dei mutui e dei contributi
assistenziali e previdenziali".
"Siamo pronti a collaborare con le Regioni nel
censimento dei danni e la verifica delle condizioni per dichiarare lo stato di
eccezionale avversità atmosferica - ha proseguito Martina -. Allo stesso tempo
abbiamo chiesto il via libera alla Commissione europea per aumentare gli
anticipi dei fondi Ue della politica agricola comune. Potremo così aumentare di
oltre 700 milioni di euro le anticipazioni, portandole a 2,3 miliardi di euro a
ottobre, e garantire più liquidità alle imprese agricole. Andiamo avanti anche
nel piano strategico per dare ai nostri territori infrastrutture irrigue
migliori, più efficienti e con meno spreco di acqua. È un intervento necessario
guardando al medio periodo e all'effetto che il cambiamento climatico sta
producendo sempre più spesso sulle nostre produzioni. È un tema cardine che
affronteremo anche in occasione del G7 agricoltura di ottobre a Bergamo, perché
per tutelare gli agricoltori dalle crisi c'è bisogno di strumenti nuovi e più
efficaci".
Emergenza siccità - Le azioni
• Attivazione fondo solidarietà nazionale
Grazie ad un emendamento al Dl mezzogiorno, approvato il 20
luglio scorso in commissione bilancio al Senato, le aziende colpite dalla
prolungata siccità e che non abbiano sottoscritto polizze assicurative potranno
accedere ai benefici per favorire la ripresa dell'attività produttiva previsti
dalla legge 102 del 2004.
Le Regioni interessate possono deliberare la proposta di
declaratoria di eccezionalità degli eventi atmosferici entro il 30 dicembre
2017.
• Aumento anticipo fondi europei
Il Mipaaf, per garantire maggiore liquidità alle imprese
agricole, ha anche chiesto alla Commissione europea di:
• autorizzare l’erogazione di anticipi almeno fino al 70%
per i pagamenti diretti e almeno fino all’85% per il sostegno concesso
nell’ambito delle misure a superficie dello sviluppo rurale;
• applicare una deroga sul greening che consenta agli
agricoltori di utilizzare i terreni lasciati a riposo per il pascolo/sfalcio
anche nei periodi in cui tale pratica è vietata.
• 700 Milioni di euro per piano su infrastrutture irrigue
Come investimento strategico sul medio periodo il Mipaaf ha
attivato un bando per migliorare le infrastrutture irrigue con una dotazione
finanziaria di circa 600 milioni di euro e che verrà chiuso entro il 31 agosto.
A questo si aggiunge un investimento di 107 milioni di euro su sei opere
irrigue già cantierabili e i cui lavori partiranno nei primi mesi del 2018.
• Gli effetti della siccità - Analisi del Crea
Secondo un'analisi del Crea, ente di ricerca del Mipaaf, nel
solo 2016, la temperatura media annua ha segnato un nuovo record, risultando
superiore di +1,35 °C, rispetto al trentennio 1961-1990.
A questa situazione, si devono aggiungere le anomalie
idrologiche e termiche che hanno caratterizzato gli ultimi mesi, con
temperature nettamente superiori alla media (+3,2 °C), associate ad una forte
riduzione delle precipitazioni (-53% rispetto alla media del mese di giugno).
La situazione di siccità degli ultimi mesi si è
ulteriormente aggravata in maggio e giugno 2017, causando danni su tutto il
territorio, con effetti particolarmente gravi soprattutto nei distretti
idrografici delle Alpi orientali e della regione padana, dove, ad esempio, il
livello idrometrico del fiume Po - dal cui bacino idrico dipende il 35% della
produzione agricola nazionale - è sceso 3,23 metri sotto lo zero idrometrico.
Tali condizioni hanno prodotto, e stanno producendo, un
grave danno economico alle colture e agli allevamenti. Le prime stime
evidenziano perdite di produzione nell’ordine del 40-50% nel settore
cerealicolo, oltre ad una consistente contrazione nella produzione nazionale di
latte.
Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole
alimentari forestali
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