I lavoratori agricoli possono richiedere l'indennizzo
all'Inps da soli o tramite un patronato entro il 31 marzo, pena l'esclusione.
All'interno i requisiti necessari per poter accedere al contributo.
Sono aperte le domane per richiedere l'indennità di
disoccupazione agricola. Una indennità che spetta agli operai agricoli iscritti
negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli.
La disoccupazione può essere richiesta da operai agricoli a
tempo determinato, compartecipanti familiari, piccoli coltivatori diretti che
integrano fino a 51 giornate lavorative negli elenchi nominativi con versamenti
volontari.
Per beneficiare dell'indennizzo però è necessario aver
pagato per almeno due anni l'assicurazione contro la disoccupazione
involontaria e aver versato i contributi per almeno 102 giornate lavorative
nell'anno in cui chiede la disoccupazione e in quello prima. Nelle 102 giornate
di contributi possono rientrare anche i periodi di maternità e paternità
obbligatoria e i congedi parentali.
La disoccupazione agricola invece non spetta ai lavoratori
che sono iscritti in una gestione previdenziale autonoma o in un regime
previdenziale a gestione separata per l'intero anno o per una parte dell'anno
superiore al periodo in cui lavorano in agricoltura come dipendenti.
Non possono beneficiare della disoccupazione nemmeno i
pensionati, i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro
stagionale e i lavoratori che si dimettono volontariamente, a meno che non
siano madri o padri subito per la nascita di un figlio o per dimissioni per
giusta causa.
Ai dipendenti a tempo determinato saranno pagate tutte le
giornate non lavorate o non indennizzate in altro modo (malattia, infortunio,
maternità o paternità, altre previdenze ecc.) con un compenso pari al 40% della
retribuzione. E dall'importo complessivo sarà ritenuto un 9% per il contributo
di solidarietà.
Ai dipendenti a tempo indeterminato, il contributo per ogni
giornata non lavorata è del 30% della retribuzione, ma senza la trattenuta per
il fondo di solidarietà.
Per richiedere l'indennizzo il lavoratore può procedere da
solo, facendo domande tramite il portale dell'Inps, dopo aver avuto un Pin di
accesso o può rivolgersi a un patronato.
La domanda deve essere fatta entro il 31 marzo, pena
l'esclusione dai pagamenti.
Fonte: Coldiretti Toscana
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