Aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con
latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure,
legumi e frutta, aiuta a rafforzare, con l’apporto di vitamine, le difese
immunitarie dal rischio dell’insorgenza dell’influenza favorita dal freddo
gelido. E’ quanto afferma la Coldiretti che ha messo a punto una “dieta
antigelo” con l’arrivo dell’ influenza che ha già portato 7 milioni di italiani
negli ambulatori. Oltre a frutta a verdura ricca di antiossidanti nella dieta
per sconfiggere l’influenza non devono mancare – continua la Coldiretti –
latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi
come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l’aglio, che
contiene una sostanza, l’allicina, particolarmente attiva nella
prevenzione. Con la discesa del
termometro arriva anche il “permesso” ad aumentare le calorie consumate in
relazione ad attività, sesso, età e necessità personali. Fondamentale – sottolinea
la Coldiretti – è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di
vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti,
ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica
non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e
vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze
dello stress del cambio di stagione sull’organismo. Nella dieta – prosegue la
Coldiretti – non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli,
lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che
aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità
intestinali. Per la frutta – evidenzia la Coldiretti – di grande importanza per
il grande contenuto di vitamina C, è il consumo di frutta di stagione come i
kiwi, clementine e arance rigorosamente italiane per evitare che i trasporti ne
riducano il contenuto vitaminico. Va anche ricordato che in un soggetto normale
l’assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine
per chilo di peso corporeo, per cui – conclude la Coldiretti – una buona dose
di carne nella dieta non può fare che bene
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