
"Continuiamo a lavorare per rafforzare la zootecnia
italiana - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina -. Il miglioramento
genetico, attività cardine del sistema allevatori del nostro Paese, oltre a
comportare importanti benefici per gli allevatori che vi aderiscono, è un
investimento strategico di lungo periodo, con effetti per tutta la filiera
produttiva. Viene assicurata la produzione di latte, carne e derivati con i più
elevati standard di sicurezza alimentare e di qualità, valorizzando la tipicità
e la biodiversità delle nostre produzioni zootecniche".
L'adozione del provvedimento legislativo garantirà infatti
un adeguamento delle normativa alla disciplina comunitaria, la specializzazione
e liberalizzazione dei servizi legati al miglioramento genetico animale, la
semplificazione ed ottimizzazione dei modelli organizzativi e la
riorganizzazione e valorizzazione delle banche dati e delle informazioni
raccolte negli allevamenti zootecnici italiani.
LE PRINCIPALI NOVITÀ
1. Il
riconoscimento degli "Enti selezionatori" quali soggetti deputati
alla realizzazione e gestione di programmi genetici se in possesso di
determinati requisiti;
2. il
riconoscimento del principio per il quale la gestione dei libri genealogici e
dei registri anagrafici è un necessario strumento della conservazione della
biodiversità animale e della valorizzazione delle razze autoctone;
3. il
riconoscimento del principio per il quale l'iscrizione ai libri genealogici e
ai registri anagrafici costituisce elemento fondamentale per l'individuazione
della razza e per la certificazione d'origine;
4. la specializzazione
delle attività e della separatezza delle funzioni tra la raccolta dati
zootecnici nelle aziende e loro elaborazione ai fini della selezione da parte
degli Enti selezionatori;
5. il riordino
del sistema di raccolta e gestione dei dati in allevamento, con particolare
riguardo agli aspetti legati alla unicità e multifunzionalità del dato raccolto
e alle modalità di accesso da parte di terzi, oltreché all'utilizzazione del
dato ai fini della consulenza;
6. la
costituzione di una Banca Dati Unica Zootecnica a livello nazionale e la
definizione da parte del Mipaaf delle modalità di accesso ai relativi dati;
7. la
costituzione di un Comitato nazionale zootecnico (CNZ), con compiti di
regolazione, standardizzazione e di indirizzo dell'attività di raccolta dati
negli allevamenti e di programmazione della politica di settore.
Ufficio Stampa Ministero delle politiche agricole alimentari
e forestali
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