Aprire una piccola impresa al sole del Mezzogiorno e restare
nella propria terra a lavorare. Un sogno difficilissimo da realizzare per molti
ma che ora ha una nuova chance: l'ultimo intervento, 'Resto al Sud', sta
infatti per partire e, al momento, tutto ciò che serve per iniziare è una buona
idea ed un'età inferiore ai 36 anni. Poi col pc da casa ci si connette (da
lunedì prossimo, 15 gennaio, alle 12) al sito di Invitalia e si partecipa al
'bando'. Sul piatto ci sono 1,25 miliardi di euro pronti a finanziare le
attività più disparate: dal piccolo bar sulla spiaggia ad esempio, alla
coltivazione di capperi, fino al 'servizio' taxi su asino o l'allevamento di
falchi da reintrodurre in natura. Insomma non ci sono limiti alle attività che
possono andare dai servizi al turismo, alla ristorazione, piccoli trasporti,
agricoltura, etc etc. Sono escluse dal finanziamento solo le attività libero
professionali e il commercio. Il tutto per un importo che varia da un minimo di
50mila euro (se il richiedente è uno solo) fino ad un massimo di 200mila euro.
Il 35% inoltre è a fondo perduto mentre il restante 65% (restituibile in 8
anni) è 'garantito' dallo Stato.
Cioè non occorre presentare particolari 'garanzie' per
ottenere il finanziamento. Non si tratta di un 'click day', cioè i fondi non
vengono assegnati in base a chi arriva primo a presentare la domanda. Ma ogni
proposta - spiega Invitalia - sarà vagliata.
Non c'è quindi bisogno di 'accalcarsi' lunedì. La misura,
promossa dal Ministro per la Coesione territoriale ed il Mezzogiorno, Claudio
De Vincenti, dovrebbe consentire quindi di avviare attività nel Mezzogiorno
fungendo anche da 'traino' per i territori coinvolti. "Il Mezzogiorno ha
ripreso a crescere, ma c'è bisogna ora di consolidare i risultati raggiunti
negli ultimi tre anni. Con Resto al Sud puntiamo a ribaltare la percezione del
fare impresa nel Meridione, da chimera o prospettiva impossibile a volano per
la crescita. - spiega Domenico Arcuri, ad di Invitalia - Per la prima volta il
governo ha messo in campo un incentivo che può coprire fino al 100%
dell'investimento proposto dai neoimprenditori. Vorrei ricordare ai giovani che
presenteranno le richieste che il 15 gennaio non ci sarà alcun click day, non
sono previste né scadenze né graduatorie. Esamineremo tutte le proposte
seguendo rigorosamente l'ordine cronologico e finanzieremo solo quelle in
regola con i requisiti previsti dalla legge e che contengano un progetto di
impresa valido e sostenibile. Il tutto in maniera trasparente e con procedure
completamente digitalizzate. La dotazione finanziaria particolarmente ampia -
conclude Arcuri - ci consentirà di sostenere un numero molto elevato di nuove
imprese". Resto al Sud si rivolge ai giovani tra i 18 e i 35 anni
residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna
e Sicilia, che non abbiano un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che non
siano titolari di altre imprese attive, che non abbiano beneficiato di altre
agevolazioni negli ultimi tre anni.
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