Il calo della produzione ha effetti sugli acquisti con il
rischio di speculazioni nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola, a
danno dei consumatori e dei produttori. Per la frutta estiva quest’anno c’è
stato una diminuzione dei raccolti in tutta Europa a causa dell’andamento
stagionale anomalo con gelate e grandine, dalle albicocche alle susine, dalle
pesche alle nettarine fino alle susine. Una situazione difficile per i
coltivatori in Italia dove la Coldiretti stima un raccolto di pesche in calo di
oltre il 20% nel mezzogiorno e del 15% al nord e una ridotta disponibilità
anche per le susine e si stimano circa il 20% di albicocche in meno nei
frutteti in Emilia-Romagna, Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia, Piemonte e
Calabria. In queste condizioni per ottimizzare la spesa e non cadere negli
inganni il nostro consiglio è quello di verificare l’origine nazionale,
acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare
direttamente dagli agricoltori nei mercati di Campagna Amica e non cercare per
forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alternano le
qualità organolettiche e nutrizionali.
Per il vino invece è iniziata ad agosto la vendemmia che si
prevede nel 2018 con una produzione complessivamente in aumento tra 10% e il
20% con circa 46/47 milioni di ettolitri rispetto ai 40 milioni dello scorso
anno, che per la grave siccità è stata tra le più scarse dal dopoguerra con
effetti anche sugli attuali andamenti di mercato. L’andamento anomalo di
quest’anno con fino conferma purtroppo i cambiamenti climatici in atto che si
manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti
stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal caldo al
maltempo. Una situazione che colpisce direttamente le imprese agricole con lo
sconvolgimento dei normali cicli stagionali che impatta sull’economia e
rappresenta anche una sfida anche per i consumatori che sono costretti a fare i
conti con le fluttuazioni anomale nei prezzi dei prodotti che mettono nel
carrello della spesa.
Sulla base dei dati Istat emerge che, a causa degli ingenti
danni causati all’agricoltura dalle anomalie climatiche, i prodotti alimentari
hanno subito un aumento dei prezzi rispetto al 2017: +6,9 per vino, +6% per
pasta, +8% per frutta e +2,9% per verdura.
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