E tre. Anche la terza lettura di settembre si tinge di un
rosso molto pesante (-1,99%), che porta il bilancio mensile a -1,87%. A
preoccupare maggiormente è però la performance di tutto il 2018 che, a poco più
di un trimestre dalla chiusura, mostra un preoccupante calo di un punto
percentuale (-0,98%). E a rannuvolare l’orizzonte non c’è solo un trend che è
chiaramente negativo ma anche la possibilità che passi la proposta di legge
sulle chiusure domenicali. In tal caso sulla Gdo scenderebbe una notte
profonda.
Nei sette giorni in esame le perdite hanno coinvolto tutto
il territorio nazionale ma a farne maggiormente le spese è stato il Centro
(-3,59%), la macro-area che nel 2017 aveva conseguito il risultato migliore. Il
Nord-ovest vanta invece le perdite più contenute (-1,33%), seguito a breve
distanza dal Nord-est (-1,50%) e dal Sud (-1,55%).
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia stanno così
lentamente risalendo la china dopo una prima parte dell’anno disastrosa: la
loro perdita dal 1 gennaio (-1,37%) è ancora la più ampia ma la distanza dal
resto del Belpaese non è più così significativa. Toscana, Marche, Umbria, Lazio
e Sardegna lasciano infatti per strada l’1,10% e Abruzzo, Molise, Puglia,
Basilicata, Campania, Calabria lo 0,95%. Vanno decisamente meglio Emilia
Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia (-0,17%), che
vedono però allontanarsi il traguardo dell’azzeramento delle perdite del 2018.
Fonte: La Repubblica - OsservaItalia
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